Di: DailyForex
I prezzi dell’oro hanno chiuso ieri in rialzo, dopo che la China Gold Association ha dichiarato che nella prima metà dell’anno l’acquisto del metallo prezioso è salito del 54% rispetto a un anno prima. La coppia XAU/USD è arrivata ad essere scambiata a 1.344,08, e per la prima volta dal 25 ottobre ha chiuso sopra le nuvole di Ichimoku sul grafico giornaliero. I recenti dati provenienti dalla Cina, il secondo consumatore d’oro al mondo, hanno fomentato l’ottimismo per una ripresa di slancio dell’economia. La coppia XAU/USD (oro contro dollaro statunitense) è ribassista da ottobre 2012, quando ha colpito quota 1.795,75, a causa delle aspettative sempre più forti di un aggiustamento del ritmo dell’acquisto mensile di titoli della Fed, basato sul miglioramento delle previsioni economiche (al momento la Federal Reserve acquista morgage-backed securities ad un ritmo di 40 miliardi di dollari al mese e titoli di stato statunitensi a lungo termine per un valore di 45 miliardi di dollari al mese), e sembra che l’allentamento sia già stato messo in conto dal mercato dell’oro. Da un punto di vista solamente tecnico, sia sul grafico giornaliero che su quello a 4 ore abbiamo incroci rialzisti tra la Tenkan-sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e la Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde). Inoltre, sul grafico a 4 ore, il prezzo dell’oro si muove sopra le nuvole di Ichimoku.
Questo scenario suggerisce che i tori saranno avvantaggiati finché la coppia verrà scambiata sopra il livello 1.300. Le previsioni più a lungo termine, invece, sono ancora ribassiste, e per questo le possibilità di salire potrebbero essere limitate. Tenete a mente che oggi, per alcuni investitori, i dati più importanti saranno quelli relativi alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Per prendere più slancio i tori dovranno rompere la resistenza a 1.347 prima di sfidare i tori a quota 1.354,50 e 1.365,80. Se gli orsi riuscissero a difendere questo livello e aumentare la pressione, aspettatevi di trovare supporto a quota 1.326, 1.314 e 1.300. Una chiusura giornaliera sotto 1.300 indicherebbe che i tori stanno finendo il carburante.