Di: DailyForex
La coppia XAU/USD ha concluso la sessione di ieri in rialzo: le condizioni del mercato dell’oro hanno incrementato il fascino del metallo prezioso. I dati pubblicati ieri hanno mostrato che l’indice del prezzo dei produttori a luglio è rimasto invariato. L’oro si è inoltre rinforzato dopo i commenti sull’allentamento quantitativo rilasciati da James Bullard, Presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, secondo cui “Il Comitato deve ancora vedere più dati sulla performance macroeconomica per la seconda metà del 2013 prima di decidere sulla questione”. Bullard ha inoltre fatto notare che in fatto di lavoro c’è stato un miglioramento dal momento in cui la Fed ha avviato l’attuale programma di acquisto di asset, a settembre 2012, ma il tasso di partecipazione della forza lavoro è ancora debole. Nonostante io creda che la banca centrale inizierà a ridurre l’allentamento quantitativo, al momento non vedo alcuna ragione tecnica per vendere l’oro. Non solo la coppia XAU/USD è scambiata sopra le nuvole di Ichimoku sia sul grafico giornaliero che su quello settimanale, ma abbiamo anche incroci rialzisti tra la Tenkan-sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e la Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde).
Fondamentalmente, il complessivo andamento del prezzo dell’oro sale quando la coppia è sopra la nuvola, scende quando è sotto la nuvola e rimane piatto quando la coppia è nella nuvola. Se dovessimo giudicare basandoci solo sui grafici, dunque, sembrerebbe che il prezzo dell’oro abbia ancora margini per un ulteriore aumento. Se i tori vogliono caricare, sarà necessaria una chiusura sopra la resistenza 1.347 per prendere abbastanza slancio da andare in tackle su 1.354,50 e 1.365,80. Una rottura sopra 1.365,80 suggerirebbe che si possa testare 1.376. Se però i prezzi dell’oro incontrassero una resistenza forte, e facessero inversione, troveremmo supporto a quota 1.326, 1.318 e 1.308. Oggi, dagli USA, si attende la pubblicazione di relazioni economiche molto importanti, come la richiesta di occupazione, l’indice del prezzo dei consumatori e della produzione industriale. Aspettatevi volatilità.