Di: DailyForex
La nostra analisi di giovedì scorso si concludeva dicendo:
"La volatilità, sull’EUR/USD, è diventata molto bassa, e tendono ad esserlo anche i premi per swing vincenti e il trading di posizioni. È possibile essere ribassista già da ora, ma è tecnicamente prematuro. Di nuovo, dovremo aspettare una chiusura giornaliera sotto 1,33 per essere davvero ribassisti o sopra 1,3415 per dire che il trend rialzista si sta riprendendo. Sono questi i livelli chiave per l’euro dollaro.
Una mossa di entità ridotta seguita da una rottura della trendline più bassa potrebbe essere la giusta conferma per un’operazione short."
Il giorno stesso abbiamo chiuso sotto 1,33, e da quel momento il cambio euro dollaro è stato ribassista, nonostante la volatilità molto bassa. Gli eventi hanno poi confermato le previsioni più importanti che avevo fatto.
Ora che siamo in un nuovo mese dovremmo iniziare guardando il grafico mensile:
Il mese scorso si è concluso con una candela ribassista sulla trendline ribassista degli ultimi 2 anni, che non è stata rotta (su questo grafico). È stato l’intervallo più ridotto degli ultimi anni. L’ultima candela di inversione si era formata 5 mesi fa, con supporto a quota 1,2750, due mesi prima che ci fosse una candela di inversione rialzista con resistenza a 1,3710. La coppia EUR/USD si è consolidata all’interno di un intervallo di 960 pips, e non ha ancora mostrato segni di voler rompere in nessuna delle due direzioni. L’azione dell’ultimo mese, e il fatto che la linea di tendenza ribassista tenga, potrebbero però farci orientare sulla possibilità di un calo della coppia su intervalli temporali più lunghi.
Diamo però un’occhiata anche al grafico euro dollaro settimanale:
La scorsa settimana abbiamo visto una candela d’inversione ribassista, dando più importanza all’orientamento ribassista. Il prezzo si è rovesciato su una zona di resistenza importante, tra 1,3397 e 1,3450. La scorsa settimana ha chiuso sotto i minimi stabiliti da precedenti inversioni settimanali rialziste, e ora stiamo entrando in una settimana rialzista, ma dai picchi minori. Da 1,3177 a 1,2992. Questo potrebbe agire da supporto, specialmente a livelli più bassi intorno a 1,30. Sotto tale livello, su 1,2800 e 1,2750, c’è un supporto forte.
Ma andiamo più a fondo, esaminando il grafico giornaliero:
Il grafico giornaliero sopra di noi mostra l’inversione ribassista subita mercoledì scorso: da quel momento, ogni giorno l’EUR/USD ha chiuso in perdita. Siamo rimbalzati su un precedente picco su 80 giorni a quota 1,3415, e quando questi canali temporali vengono rispettati spesso causano inversioni importanti. La cosa più importante che possiamo prendere da questo grafico è il vicino livello di resistenza intorno a 1,3250. Se guardiamo a sinistra vediamo che per svariati giorni ha agito da supporto, prima di diventare una resistenza venerdì scorso. Al di là di ciò, il grafico giornaliero aggiunge poco, se non fosse che enfatizza l’alta probabilità che 1,30 sia il livello di supporto più forte nelle vicinanze. Il grafico mostra inoltre altri due supporti, non molto forti: 1,3088 e 1,3050.
Nel complesso siamo orientati verso il basso. La migliore opportunità sembra essere andare short su qualsiasi punti di inversione intorno al fondamentale livello di supporto/resistenza 1,3250, importante anche a livello psicologico. Oltre a questo abbiamo poi potenziali posizioni long su tutti i punti di inversione intorno a 1,3000, un altro livello psicologico con supporto. In alternativa è probabile che la coppia scivoli lentamente verso il basso, incontrando supporto sui livelli minori che troviamo sotto. Potremmo anche rimbalzare su 1,3200 o più in alto prima di avvicinarci a 1,3000. Nel complesso, un orientamento ribassista fino a 1,3000 finché non ci saranno cambiamenti importanti.