Di: DailyForex
L’analisi GBP/USD di mercoledì scorso si concludeva così:
Raccomandazioni da non dimenticare:
1. Rimanere orientati verso l’alto a meno che 1,5718 non venga rotto verso il basso o finché non si verificherà un’inversione su 1,5825 o fino a 1,5875.
2. Cercare la parte long in caso di inversione rialzista a quota 1,5560.
3. Cercare la parte long a quota 1,5425.
4. Cercare short in caso di inversione ribassista da 1,5750, 1,5825 o 1,5875.
La previsione è stata accuratissima. 1,5718 non è stato rotto, ed è stato giusto rimanere orientati verso l’alto: la chiusura di venerdì ha visto un rialzo dei prezzi a quota 1,5875.
Il prezzo ha colpito 1,5825 mercoledì, per poi fare due volte inversione su tale livello giovedì, offrendo operazioni vincenti a breve termine da 20-30 pips. Il prezzo è poi salito a 1,5875 venerdì, fornendo ai rialzisti un obiettivo di guadagno raggiunto in tempo per chiudere le operazioni per il weekend.
La scorsa notte il prezzo ha aperto con un ampio gap sulla resistenza a 1,5875, e nel momento in cui viene scritto questo articolo l’intervallo non è ancora stato colmato. La coppia GBP/USD, infatti, non è stata scambiata più in basso di 1,5929, ed è già stato realizzato un picco a quota 1,5957.
Parlando di futuro, iniziamo dando un’occhiata al grafico giornaliero:
Questa settimana i movimenti sono stati rialzisti, seguendo la candela di inversione rialzista della scorsa settimana. Questa settimana ha chiuso appena più avanti rispetto al picco. Il mercato sembra pesantemente rialzista.
Abbiamo però superato un’area, da 1,5890 a 1,5875, che l’ultima volta che è stata raggiunta ha agito sia come supporto (vedi 1) che come resistenza (vedi 2). Ci si domanda dunque se il prezzo riuscirà a salire senza un pullback o un qualche tipo di lotta. Un gap così ampio nel weekend (quasi 50 pips) di solito viene riempito abbastanza velocemente.
Diamo un’occhiata più da vicino agli ultimi movimenti:
La scorsa settimana ogni giorno è stato all’insegna del sentimento rialzista, con chiusure giornaliere sempre più alte, con l’unica eccezione del pullback di giovedì, inghiottito però dall’inversione rialzista di venerdì.
Lo slancio è verso l’alto, ma come ho detto in precedenza abbiamo superato una zona che molto probabilmente avrebbe potuto essere una resistenza, tra 1,5890 e 1,5875. Non c’è motivo per cui i prezzi non possano portarsi su 1,6000 e forse anche più in alto in tempi abbastanza brevi.
Il livello 1,6000 dovrebbe avere un’importanza psicologica straordinaria dopo i velocissimi movimenti rialzisti a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, nonostante i forti livelli di resistenza molto probabilmente siano più in alto, su aree come 1,6250 – 1,6300, dove abbiamo picchi swing a lungo termine che tengono da ben 2 anni.
Ad ogni modo, se il gap venisse riempito velocemente prima di raggiungere 1,6000 molto probabilmente vedremo un calo verso 1,5825, 1,5750 e 1,5718. Una domanda chiave è quale di questi livelli terrà. Se 1,5825 si rompesse facilmente, diventerebbe pratica un’operazione short verso 1,5750 e forse 1,5718.
Dato l’ampio gap, è un buon momento per stare attenti e guadagnare andando long. Un’inversione ribassista a quota 1,6000 potrebbe essere una buona operazione ribassista, almeno giù fino al livello del gap. Altrimenti, prima di effettuare alcuna operazione long o short, molto probabilmente sarà meglio attendere e vedere cosa succede sui livelli più bassi di cui abbiamo parlato in precedenza.