Di: DailyForex
La coppia XAU/USD ha vissuto una giornata all’insegna del ribasso: prima del meeting di due giorni del Federal Open Market Committee, che inizierà martedì, gli investitori continuano a far volare i take profit.
La rottura del supporto 1.353 ha scatenato una svendita, che ha preso ulteriormente piede dopo che una relazione del Dipartimento del Lavoro ha messo in luce un calo nelle richieste di sussidi per disoccupazione, scese per la prima volta di 31.000 unità e ora a quota 292.000. Dopodiché il dipartimento ha comunicato che l’aggiornamento del calcolo aveva influenzato il conteggio in due stati.
Il prezzo dell’oro ha chiuso la giornata a 1.321,27, il saldo più basso dal 14 agosto. Di recente le condizioni del mercato dell’oro (sia fondamentali che tecniche) hanno lavorato contro il metallo prezioso. Gli sforzi di USA e Russia per rimuovere le armi chimiche dalla Siria hanno alzato il livello di preoccupazione per un possibile intervento militare statunitense in Siria, e gli investitori stanno speculando sul fatto che l’economia americana sia abbastanza forte da permettere alla Federal Reserve di iniziare a ridurre i massicci stimoli.
Nelle mie precedenti analisi avevo detto che i grafici a breve termine suggerivano un nuovo test di 1.333 e 1.324, se rompessimo il supporto 1.353. Durante la sessione asiatica odierna i prezzi dell’oro stanno tentando di formare un fondo intorno al livello 1.320, ed è dunque tecnicamente possibile vedere un rimbalzo a breve termine puntare al fondo del canale rotto ieri.
In questo caso, ci sarebbe resistenza a quota 1.333, 1.345 e 1.353. Se i tori continuassero a dominare il mercato e portassero il prezzo dell’oro sotto 1.320, potremmo vedere un nuovo tentativo degli orsi di irrompere nell’area 1.302 – 1.291.
Una chiusura settimanale sotto il supporto 1.291, che sembra essere il fondo della nuvola di Ichimoku sull’intervallo giornaliero, sarebbe fortemente negativa. Oggi verranno pubblicate importanti relazioni economiche, come l’indice del prezzo dei produttori, le vendite al dettaglio e il sentimento dei consumatori (preliminare) della University of Michigan. Aspettiamoci dunque volatilità.