Di: DailyForex
La coppia XAU/USD ha chiuso la settimana più in basso di quanto l’aveva aperta: l’alta probabilità di un intervento armato in Siria e le aspettative che il programma di allentamento quantitativo venga ridotto continuano a pesare sul mercato.
Nonostante il prezzo dell’oro sia sceso sotto il supporto 1.320 e durante la sessione di venerdì fosse a quota 1.304,88 (che è anche il ritracciamento del 50% basato sulla corsa dei tori da 1.180,21 a 1.433,70), alcuni dati economici più deboli del previsto provenienti dagli Stati Uniti hanno aiutato il mercato dell’oro a recuperare le perdere iniziali e chiudere intorno a 1.324.
Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio ad agosto sono salite solo dello 0,2%; secondo la relazione della University of Michigan, l’indice preliminare del sentimento dei consumatori è sceso da 82,1 a 76,8. I dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di venerdì mostrano che gli speculatori hanno ridotto le posizioni nette sull’oro a 68.724 contratti, dai 78.191 della settimana precedente.
Da un punto di vista esclusivamente tecnico credo che le nuvole di Ichimoku sul grafico giornaliero a breve termine offriranno supporto. In altre parole, l’area 1.302 – 1.291 sarà fondamentale per il proseguimento della recente corsa ribassista; se i prezzi dell’oro scendessero sotto tale livello, credo finiremmo per raggiungere la zona 1.275 – 1.269.
Se invece la coppia XAU/USD riuscisse a tenere sopra 1.320 e iniziasse la scalata, la prima sfida l’aspetterebbe a quota 1.333. I tori dovrebbero superare questo livello per allentare la pressione a vendere e riprendere forza. Al di là di 1.333 troviamo resistenza a quota 1.345 e 1.353. Il main event della settimana sarà il meeting del Federal Open Market Committee e la conferenza stampa di mercoledì di Ben Bernanke.