Di: DailyForex
Dopo che due banche d’investimento hanno tagliato le previsioni per il 2013 e 2014, lunedì l’oro è sceso contro il dollaro statunitense, per la seconda sessione di fila.
La coppia XAU/USD è stata scambiata addirittura a 1.343,50, cancellando poi alcune delle recenti perdite dopo la pubblicazione dei dati sul settore manifatturiero americano, più deboli del previsto, che hanno allentato il fascino del dollaro. I dati pubblicati da Markit mostrano che l’indice dei direttori degli acquisti flash è sceso a settembre a 52,8 (ad agosto 53,1).
Dopo che il Federal Open Market Committee ha annunciato che la Federal Reserve terrà in piedi il proprio programma di acquisto di asset al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese, per raggiugere un miglioramento sostenuto del mercato del lavoro, i prezzi dell’oro la scorsa settimana hanno tentato il rally, ma non sono riusciti a prendere abbastanza slancio. Sembra che gli investitori credano che la Fed stia solamente rimandando l’inevitabile.
A breve termine, credo che l’incertezza sulla posizione della Federal Reserve e la preoccupazione per il tetto del debito statunitense metteranno pressione sul dollaro americano. A Washington è ormai prassi aspettare l’ultimo minuto prima di giungere a un accordo, e dunque i tori vorranno sfruttare la situazione. Nel mentre, presterò molta attenzione ai principali mercati azionari. Se i legislatori continuassero a fare i loro giochetti politici, chi è sul mercato potrebbe decidere di passare dalle azioni all’oro.
Sia sul grafico giornaliero che su quello a 4 ore il prezzo dell’oro è nella nuvola di Ichimoku, il che indica che tra tori e orsi è in corso una fiera battaglia. Da una prospettiva intraday, i livelli importanti a cui guardare saranno 1.333 e 1.318. È possibile che il mercato dell’oro guadagni trazione, se riuscirà a superare la resistenza 1.333. In questo caso, credo che testeremmo la resistenza a 1.345.
Non appena la coppia supererà 1.345, troveremo nuova resistenza a quota 1.360. Se i tori prendessero il controllo e il prezzo dell’oro scendesse sotto 1.318 potremmo tornare indietro all’area 1.305/2. Una chiusura giornaliera sotto 1.291 aumenterebbe la pressione speculativa a vendere.