Durante la sessione di ieri l’oro ha ceduto parte di quanto aveva guadagnato di recente contro il dollaro americano: gli investitori continuano ad incassare quanto guadagnato. La coppia XAU/USD ha guadagnato ancora di più, raggiungendo martedì un picco su 3 settimane, dopo che i tori erano riusciti a rompere la resistenza 1.326. I dati del nonfarm payrolls di settembre sono stati deludenti per il mercato, ed ora ci si aspetta che la Federal Reserve tenga in piedi l’allentamento quantitativo più a lungo di quanto si sarebbe pensato solamente un mese fa. Il fatto che la Fed non voglia effettuare alcun tapering e la debolezza del dollaro probabilmente a breve termine supporteranno i prezzi dell’oro.
Se i tori hanno intenzione di rompere la prima barriera a quota 1.345 e spingere in alto il mercato dell’oro, questa potrebbe essere una buona opportunità: la nuvola di Ichimoku (che rappresenta la resistenza nel nostro caso) è relativamente sottile sul grafico giornaliero.
Tecnicamente lo spessore della nuvola è importante: più è spessa la nuvola, meno è probabile che il prezzo riesca a rompere attraverso di lei. Da una prospettiva intra-day, credo che i livelli più importanti a cui prestare attenzione siano 1.345 (in precedenza livello di supporto/resistenza) e 1.326 (livello 23,6 di Fibonacci basato sulla corsa ribassista da 1.795,75 a 1.180,21).
I tori dovranno spingere il prezzo dell’oro sopra 1.345 per testare il prossimo ostacolo, a quota 1.354. Una chiusura sopra tale livello mi porterebbe a pensare che i tori si stiano dirigendo verso 1.366. Se però gli orsi prendessero in mano la cosa, e spingessero i prezzi sotto 1.326, aspettatevi di vedere supporto a quota 1.311 e 1.302,4. Oggi negli USA verranno pubblicate relazioni economiche da guardare da vicino, come saldo commerciale, vendita di nuove abitazioni e indice flash dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero.