Di: DailyForex
Durante la sessione di ieri il dollaro americano ha preso terreno sul metallo prezioso, dopo che l’Indice dei direttori degli acquisti dei servizi della ISM è risultato più forte del previsto. Secondo il report pubblicato ieri dall’Institute for supply management, l’industria dei servizi americana ad ottobre si è espansa (55,4 contro il 54,4 del mese precedente).
Per quasi un anno il fattore che più di tutti ha influenzato il mercato dell’oro è stata l’aspettativa che la Fed avrebbe iniziato, presto o tardi, a ridurre l’acquisto mensile di titoli di stato, al momento da 85 miliardi di dollari al mese. Dal momento che la Federal Reserve ha legato le proprie politiche monetarie future alle condizioni economiche, dati incoraggianti come questi faranno rientrare in gioco un possibile tapering.
Se guardiamo ai grafici da un punto di vista esclusivamente tecnico, credo che le previsioni per il prezzo dell'oro rimarranno ribassiste finché la coppia XAU/USD sarà scambiata sotto le nuvole di Ichimoku. In sintesi, il trend è complessivamente in salita quando i prezzi dell’oro sono sopra la nuvola, in discesa quando tali prezzi sono sotto la nuvola, e piatto quando sono dentro la nuvola. Se parliamo solamente sulla base dei grafici, il sentiero della resistenza sembra in calo per l’oro. I livelli più importanti a cui guardare oggi saranno 1.326 e 1.306: ci troviamo in un intervallo di trading relativamente ristretto, in attesa della pubblicazione di dati importanti.
Se il supporto 1.306 cedesse, sarebbe possibile che la coppia XAU/USD proseguisse nelle sue tendenze al ribasso. Ritengo che questo livello abbia un’importanza critica: come vediamo sul grafico giornaliero, è lì che coincidono la linea Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde) e il livello di ritracciamento del 50%. In tale situazione, il prossimo supporto a cui fare attenzione sarà 1.293. Una chiusura sotto questo supporto potrebbe accelerare il movimento al ribasso. Se invece i tori prendessero in mano il mercato dell’oro, e riuscissero a rompere la resistenza 1.326 (che a ottobre ne ha interrotto l’avanzata più volte), i prossimi obiettivi potrebbero essere 1.335,92 e 1.345.