Di: DailyForex
Il prezzo dell’oro ha continuato a scivolare anche ieri, scendendo al minimo dal 9 luglio: le condizioni del mercato dell’oro hanno attenuato il fascino del lingotto. La coppia XAU/USD ultimamente è stata parecchio svenduta, e finora non c’è segno di esaurimento.
Sembra che per chi prende parte a questo mercato i piani della Federal Reserve siano un chiodo fisso, e dunque le aspettative che alla fine la banca centrale effettuerà il tapering stanno pesando sui prezzi dell’oro. Nel frattempo, i principali mercati azionari stanno prendendo forza e la coppia USD/JPY sta tenendo sopra al livello 100.000. Negli ultimi dati economici, il Dipartimento del Lavoro inizialmente ha riportato 323.000 nuove richieste di sussidi di disoccupazione, in calo rispetto alle 344.000 della scorsa settimana e ben al di sotto delle aspettative (333.000). L’indice flash dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero cinese, della HSBC, è risultato più debole del previsto.
Se guardiamo ai grafici da un punto di vista squisitamente tecnico, le probabilità vanno in favore di un ulteriore calo, se la coppia XAU/USD rimarrà sotto al livello 1.268. I prezzi, però, non aumentano e scendono in linee rette, e il supporto 1.237 potrebbe causare un nuovo rimbalzo: ecco perché potrebbe essere rischioso spingere il prezzi dell’oro più in basso (prima di rompere sotto 1.237).
Se i tori spingessero e tenessero i prezzi sopra 1.243, potrebbero avere una chance di testare la resistenza 1.251,60. Solo una chiusura sopra tale livello aprirebbe le porte all’area 1.261/8. Come dicevo prima, credo che la chiave del proseguimento ribassista sia il livello 1.237. Se gli orsi continueranno a spingere verso il basso, se 1.237 cedesse, troveremo supporto a quota 1.225,50 e 1.213,40.