Di: DailyForex
Dal primo gennaio, il prezzo dell’oro ha perso circa il 25%, e la propensione degli investitori al metallo prezioso continua a scendere in modo drastico. Il mercato dell’oro si concentra sul fatto che l’economia americana è in ripresa stabile; insieme agli ultimi commenti di vari membri della Federal Reserve, i dati incoraggianti hanno fomentato le aspettative, che vedono la banca centrale iniziare a ridurre il ritmo degli acquisti prima di quanto il mercato non avesse pensato inizialmente.
I dati rilasciati venerdì dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) mostrano che gli speculatori sulla borsa di Chicago hanno ridotto le proprie posizioni long nette sull’oro a 48.120 contratti, dai 61.352 della settimana precedente. Nelle mie precedenti analisi avevo accennato che il sentiero meno resistente, per l’oro, sembrava quello che portava in basso: le nuvole di Ichimoku hanno infatti bloccato l’avanzata dei tori. Nonostante le previsioni tecniche (sui grafici giornalieri e settimanali) rimangano estremamente rialziste, sul breve termine farò molta attenzione al livello 1.237.
Di solito, alla rottura di un supporto o di una resistenza importante, il mercato risponde e torna a testare tale livello prima di continuare il trend. In altre parole, se 1.237 agisse da fondo, tecnicamente potremmo vedere i prezzi dell’oro dirigersi verso 1.268, che in passato ha aiutato la coppia XAU/USD a fare inversione. Ovviamente, per approcciare quella resistenza, i tori dovrebbero prendere abbastanza forza da superare prima 1.252 e poi 1.261.
Verso il basso, gli orsi dovranno rompere 1.237 prima di poter avanzare verso 1.225,50. Una rottura di questo livello potrebbe confermare il possibile proseguimento delle vendite fino alla prossima zona di supporto, tra 1.213 e 1.200. La prossima settimana ospiterà un gran numero di dati economici, tra cui vendita abitazioni in sospeso, concessioni edilizie, fiducia del consumatore CB, ordini di beni durevoli e indice dei direttori degli acquisti di Chicago.