Di: DailyForex
I prezzi dell’oro ieri hanno chiuso al rialzo, ma non sono riusciti a tenere sopra la resistenza 1.213. Da inizio anno, la coppia XAU/USD ha perso il 28% circa, e registrerà il primo declino annuale degli ultimi 13 anni.
Gli orsi hanno dominato il mercato dell’oro da quando, a ottobre 2012, la coppia ha toccato 1.795,75: le condizioni di mercato, sia fondamentali che tecniche, hanno dato agli investitori ben pochi motivi di tenere investimenti su beni rifugio come l’oro. L’inflazione non è più una minaccia reale, e i mercati azionari stanno andando bene.
Gli investitori non vedono più il bisogno di un’assicurazione contro i disastri. Inoltre, i dati sul prodotto interno lordo della scorsa settimana hanno confermato le aspettative, che vedono la Fed ridurre il QE in tapering successivi da 10 miliardi di dollari l’uno nei prossimi meeting. Nonostante i grafici giornalieri e settimanali mi suggeriscano che il sentiero di minore resistenza va in basso, non credo che troveremo mai i livelli visti 5-6 anni fa: il coso medio della produzione dell’oro è molto più alto di allora.
Per questo credo che l’area 1.000 – 1.600 attirerà qualche grande compratore come le banche centrali. Da una prospettiva a breve termine, verso l’alto il livello fondamentale sarà 1.213. Una chiusura sopra questo livello darebbe ai tori la benzina di cui hanno bisogno per testare 1.225 e 1.237.
Se i prezzi rompessero e tenessero sopra la resistenza 1.237, vedremmo il mercato dell’oro superare i guadagni e scalare verso la banda superiore del canale discendente. Gli orsi, però, potrebbero voler sfruttare il volume ridotto e provare a spingere il mercato un altro po’. In questo caso, aspettatevi supporto a quota 1200, 1188 e 1180.