Di: DailyForex
Il prezzo dell’oro ha chiuso la sessione di ieri al ribasso rispetto al prezzo iniziale: il rally con cui avevamo aperto è svanito dopo che gli orsi hanno preso il controllo e portato la coppia XAU/USD sotto al supporto 1.252.
La rottura sotto questo livello ha innescato una svendita, che ha preso piede dopo che gli ultimi dati economici pubblicati negli USA hanno dimostrato nuovamente che la maggiore economia al mondo continua a migliorare come previsto dalla Fed. Secondo i dati del Dipartimento del commercio, le vendite al dettaglio a novembre sono salite dello 0,7%, ma una relazione del Dipartimento del lavoro ha illustrato che le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite di 68.000 unità (al momento 368.000).
Sembra che i dati piuttosto positivi che abbiamo visto la scorsa settimana, insieme all’accordo bipartisan sul debito raggiunto qualche giorno fa, abbiano alimentato le speculazioni sulla possibilità che la banca centrale americana inizi ad uscire dal QE già dalla prossima settimana. Il prossimo meeting del Federal Open Market Committee è fissato per il 17 e 18 dicembre.
Al momento il mercato dell’oro è appena sopra al supporto 1.225. I prezzi dell’oro, invece, sono sotto la nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, e abbiamo un incrocio ribassista tra la Tenkan-sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e la Kijun-sen (media mobile a 26 giorni, linea verde). Le previsioni sul prezzo dell'oro a breve termine indicano che le vendite potrebbero continuare fino alla prossima area di supporto, tra 1.213 e 1.200, se il livello 1.225 non riuscisse a tenere il mercato.
Una chiusura giornaliera sotto 1.200 potrebbe accelerare il movimento al ribasso, e liberare la strada al minimo del 28 giugno, 1.180,21. Se i prezzi da lì si dirigessero in basso, troveremmo parecchia resistenza intra-day a quota 1.233, 1.237 e 1.242. I tori dovranno superare 1.242 per rivisitare 1.251,60.