Di: DailyForex
Il prezzo dell’oro ha registrato un aumento pari allo 0,84%: sempre più trader vogliono proteggersi dai problemi dei mercati emergenti. La coppia XAU/USD è arrivata a essere scambiata addirittura a 1.270,05, anche dopo che la Federal Reserve ha annunciato che ridurrà il QE di altri dieci miliardi di dollari (arrivando così a 65 miliardi di dollari al mese).
Al termine del meeting di 2 giorni, ieri, il Federal Open Market Committee ha dichiarato: “se le informazioni che arriveranno sosterranno le aspettative del comitato, mostrando miglioramenti sostenuti delle condizioni del mercato del lavoro e un calo dell’inflazione verso l’obiettivo a lungo termine, il comitato probabilmente ridurrà il ritmo dell’acquisto di asset nei meeting che terremo in futuro. L’acquisto di asset non è però un corso fissato in modo indelebile, e le decisioni del comitato sul ritmo rimarranno legate alle previsioni del comitato per il mercato del lavoro, l’inflazione e la valutazione della probabile efficacia, e del costo, di tali acquisti”.
L’azione della Fed mostra chiaramente che la banca centrale vuole tirarsi fuori il prima possibile dall’acquisto di asset, nonostante le ultime agitazioni sui mercati emergenti. Nonostante gli attuali pullback dei mercati azionari abbiano contribuito a breve termine a far salire i prezzi dell’oro, mi aspetto che gli stimoli monetari della Federal Reserve giungano al termine per mantenere una pressione costante, a lungo termine, sul mercato dell’oro.
Da un punto di vista tecnico, il primo ostacolo si trova intorno a 1.268. Se i tori riusciranno a spingere e tenere i prezzi sopra questo livello, probabilmente la coppia XAU/USD testerà l’area 1.275 – 1.278, dove troviamo il top della nuvola di Ichimoku sul grafico giornaliero e il livello 38,2 di Fibonacci. Una volta superato, i tori punteranno a 1.268. Se la coppia non riuscisse a superarlo, e facesse inversione, ci sarebbe supporto a 1.255. Se rompessimo anche quello, presteremmo attenzione a 1.248,41 e 1.245.