Il cambio euro dollaro è salito durante la sessione di venerdì, ma come potete vedere è rimasto stabile sulla maniglia 1,37. Non mi sorprende troppo, dato che questa è stata una resistenza negli ultimi due mesi, ma la vedo come l’inizio di una zona spessa: credo che ci sia resistenza fino alla maniglia 1,38. Di fatto, questa maniglia più in alto dà inizio ad ancora più resistenza, e dunque non so quanto l’EUR/USD potrà continuare a salire, almeno a breve termine.
Detto ciò, credo che molto probabilmente nelle prossime sessioni la coppia subirà un pullback, ma non ho ancora un setup chiaro. Una candela resistente appena sopra sarebbe perfetta, ma di nuovo, suggerirei che questa mossa sia piuttosto a breve termine: l’euro dollaro, in qualche modo, rimane chiuso in un intervallo ridotto. Dopotutto, 1,35 è una controparte forte del livello 1,37, e ha tenuto il mercato a lungo.
L’instabilità dovrebbe continuare.
La coppia dovrebbe rimanere instabile, per il semplice motivo che non vedo alcun catalizzatore in grado di farci rompere. Il problema maggiore è che se anche rompessimo sopra al livello 1,37, come suggerito in precedenza, la coppia avrebbe comunque difficoltà per qualche altra centinaia di pip. Non credo sia possibile muoversi in maniera diretta in una direzione o nell’altra. Per quanto riguarda la parte bassa, le cose non migliorano molto: il livello 1,35 è un supporto, ma vedo molto rumore fino alla maniglia 1,33. Onestamente, al momento questa coppia è principalmente per day trader. E in questo ambiente, suggerirei che forse un pullback sia probabile, poiché è il percorso più semplice.
Come ho detto di recente, al momento per me la coppia EUR/USD è più o meno un indicatore terziario: la uso per farmi un’idea della forza complessiva dell’euro, su cui faccio trading contro altre valute, come il dollaro canadese o lo yen giapponese. Al di là di questo, non vedo molto margine di manovra.