Il cambio euro dollaro, anche nella sessione di martedì, si conferma una coppia complicata. Di fatto andiamo avanti e indietro in un intervallo di circa 50 pip, in cui non c’è molto spazio per farsi coinvolgere. Onestamente, quando un mercato è così stretto, basta un piccolo errore per iniziare a perdere soldi. Ecco perché è da un po’ che sono fuori dal mercato, e non ne faccio certo un segreto.
Credo che a lungo termine l’intero mercato sia bloccato tra 1,35 e 1,38. Nel mentre, la situazione è anche peggiore, dal momento che la coppia EUR/USD oscilla tra 1,37 e la maniglia 1,38. Succede per tutta una serie di motivi, ma non importa davvero quali sono, basti dire che l’ambiente nel complesso non è abbastanza buono da poter realizzare dei guadagni.
Trading sull’euro contro altre valute.
Decisamente troppi trader alle prime armi rimangono attirati solo da questa coppia. Immagino sia perché lo spread è così ridotto, anche nei broker peggiori. Lo spread è ovunque, e a meno che non facciate trading usando una leva spropositata la differenza tra 2 pip e 5 pip è molto importante. Detto ciò, non ricordo l’ultima operazione che ho fatto sull’euro dollaro. È vecchia di almeno qualche settimana, e sono sicuro che fosse solamente una mossa a breve termine. Non voglio dire però che non presto attenzione al mercato, e non lo faccio solo perché mi pagano!
Uso questa coppia come indicatore della forza dell’euro, e ultimamente sto usando la moneta unica contro dollaro australiano, dollaro canadese e yen giapponese. Se un giorno l’euro può andare bene conto il dollaro americano, andrà molto meglio contro una di queste valute legate alle commodity. È da un po’ che le cose stanno così, e di conseguenza sto facendo attenzione a questo grafico per usarlo per decidere se andare long su EUR/CAD, EUR/AUD o EUR/JPY. Certo, guardo anche alle strutture su questi grafici, ma riconosco che la forza in questo mercato, o almeno in qualcuno vicino, mi dà un’altra ragione per iniziare ad acquistare euro.