Di: DailyForex
Il prezzo dell’oro è sceso del 3% durante la settimana, riuscendo però a mantenersi poco al di sopra del fondo della nuvola di Ichimoku su quadro giornaliero. Durante la sessione di venerdì la coppia XAU/USD ha inizialmente toccato un minimo su 6 settimane a quota 1285,68, prima di risalire a quota 1292,67.
A causa delle condizioni del mercato (sia tecniche che fondamentali), che hanno remato contro il metallo prezioso, la coppia ha subito una svendita. Sembra che gli operatori del mercato siano concentrati sulle future decisioni della Federal Reserve, e le persone credono che la banca centrale inizierà ad aumentare i tassi d’interesse prima di quanto si pensasse solamente il mese scorso. I dati di venerdì della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) mostrano che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno ridotto le loro posizioni nette long sull’oro a 117317 contratti, contro i 136814 della scorsa settimana.
Come accade ogni prima settimana del mese, sono previsti molti dati economici per la settimana successiva, compresa la bilancia commerciale, il PMI di Chicago, le indagini sull’ISM manifatturiero e dei servizi, i dati non-farm payroll della ADP e la relazione governativa sull’impiego. Gli operatori del mercato presteranno attenzione anche ai dati economici cinesi in uscita martedì.
Da un punto di vista meramente tecnico, ritengo che le nuvole di Ichimoku (su grafico quotazione oro giornaliero) appena al di sotto dei prezzi attuali, giocheranno un ruolo importante. Se la coppia trovasse supporto e si liberasse dalla morsa degli orsi, potremmo vedere il mercato testare il primo livello di resistenza al 1300. I tori dovranno rompere il livello di resistenza 1307 prima di scontrarsi con gli orsi nella zona compresa fra il 1316 e 1320, dove si trova attualmente il fondo della nuvola di Ichimoku su grafico a 4 ore.
Ad ogni modo, se il Dollaro statunitense ricevesse una spinta dai dati in uscita e i prezzi scendessero al di sotto del livello 1286, vedremo, probabilmente una continuazione ribassista e testeremo il livello critico 1268, che in passato ha causato più volte uno stallo dei prezzi o un’inversione di tendenza. Una chiusura al di sotto di questi aprirebbe le porte ai livelli 1256/2.