Di: DailyForex
Nel corso della sessione di venerdì il prezzo dell’oro ha continuato a guadagnare terreno contro il Dollaro statunitense, chiudendo la settimana a 1276,68 Dollari l’oncia, il più alto livello raggiunto dal 28 maggio.
I deboli dati economici statunitensi e l’escalation di violenza in Iraq hanno favorito un profitto di quasi il 2% per la quotazione oro durante la settimana. Le vendite al dettaglio della scorsa settimana, la fiducia dei consumatorie ed i dati PPE erano leggermente preoccupanti per quelli che si aspettavano una crescita più solida. Nonostante i dati più deboli delle aspettative abbiano dato adito a speculazioni in merito ad una presa di posizione aggressiva da parte della Federal Reserve statunitense, la mia ipotesi è che i politici ridurranno nuovamente l’attuale programma di acquisto di asset, mantenendo però il loro programma. Il presidente della Fed, Janet Yellen terrà una conferenza stampa dopo il meeting politico della Federal Open Market Committee il 17 e 18 Giugno, quando i funzionari della Fed aggiorneranno le loro previsioni per la crescita, la disoccupazione e l’inflazione.
Nel frattempo, gli sviluppi in Iraq continuano ad influenzare il mercato. Le tensioni geopolitiche di solito si ripercuotono sull’oro, perché l’incertezza fa scendere i principali mercati azionari mondiali e fa salire l’acquisto del bene rifugio oro. Nel mese di marzo i prezzi dell’oro hanno toccato i 1392,04 Dollari l’oncia, aumentati con il crescere delle tensioni fra Ucraina e Russia (e le relative sanzioni annunciate sia dagli Stati Uniti che dall’Unione Europea). Con questo, io ritengo che gli investitori dell’oro dovranno tenere d’occhio gli sviluppi della situazione in Iraq e vedere se si aggrava o si calma. I recenti articoli dei media mostrano che i militanti, noti col nome di ISIL, stanno marciando su Baghdad dopo aver occupato diverse città del paese. Tuttavia, a questo punto il mio consiglio agli investitori è di essere cauti.
Prima di tutto tenete bene a mente che i prezzi dell’oro sono crollati a 1240 Dollari subito dopo che la situazione in Ucraina si era stabilizzata. Questo indica che con la sparizione del fattore paura e l’inizio del rally dei mercati azionari, l’oro potrebbe essere svenduto facilmente (ritornando verso i 1213 Dollari l’oncia).
Un’altra cosa alla quale prestare attenzione è l’intervallo di trading del mercato dell’oro nel corso dei mesi scorsi. I prezzi dell’oro sono intrappolati all’incirca tra i livelli $1180 e $1430 da quasi tredici mesi ormai. Il modello del prezzo sul grafico suggerisce che il sentimento nei confronti dell’oro si è modificato (rispetto agli ultimi due anni), diventando più ribassista.
Prima di rompere al di sotto del livello di supporto $1532, che ha innescato una grande svendita ed ha eroso la fiducia degli investitori nell’oro, il mercato è rimasto in una massiccia area di consolidamento per più di 80 settimane. Di conseguenza, ora gli investitori vogliono vedere prima se il metallo prezioso riesca a mantenere i profitti prima di piazzare offerte più importanti. C’è un triangolo discendente in formazione sul grafico quotazione oro settimanale, che io ritengo conterrà i prezzi delle settimane successive
Ovviamente il destino del metallo prezioso dipende anche da come la Federal Reserve giocherà le proprie carte. Se i tori rompessero attraverso il livello $1286, sarebbe tecnicamente possibile vedere una continuazione rialzista che punta ai livello $1297 e $1312. Soltanto una rottura sostenuta al di sopra del livello $1312 potrebbe dare sufficiente potere ai tori per sfidare lo scoglio del $1352. Nel lato ribassista, c’è del supporto intermedio ai livelli $1260 e $1248. Una rottura al di sotto del supporto chiave del $1240 farebbe aumentare la pressione al ribasso e spingerebbe i prezzi prima verso il livello $1227 e poi al $1213.