La coppia XAU/USD ha chiuso la sessione di ieri in rialzo, sostenuta da un forte PMI manifatturiero e dalle tensioni geopolitiche. I dati provenienti dalla Cina, la quale ha superato l’India quale maggior paese consumatore d’oro al mondo, mostrano che l’indice preliminare dell’attività manifatturiera è salito da 49,4 del mese di Maggio a 50,8. I dati sul mercato immobiliare degli Stati Uniti si sono rivelati al di sopra delle aspettative, non riuscendo però ad avere un impatto duraturo sul Dollaro.
Sembra che il mercato stia digerendo i profitti della scorsa settimana, mentre tiene d’occhio la situazione in Iraq. L’oro trae supporto dalle questioni geopolitiche, ma l’appetibilità di certi asset più convenzionali, come ad esempio le azioni, potrebbero limitare il potenziale al rialzo dell’oro. Il fatto di muoversi all’interno della nuvola di Ichimoku sul grafico quotazione oro settimanale è un altro fattore che non mi fa prevedere una performance brillante per il metallo prezioso. Tecnicamente, l’importanza dello spessore della nuvola sta nel fatto che più è spessa, minori sono le possibilità che i prezzi riescano a gestire una rottura sostenuta attraverso di essa. Minore è lo spessore della nuvola di Ichimoku, maggiori sono invece le possibilità di farcela.
Sul grafico quotazione oro a 4 ore il mercato si trova al di sopra delle nuvole di Ichimoku, il che indica la presenza di più volume e forza dietro ai tori, al momento. Il primo ostacolo che l’oro dovrà superare sarà intorno al livello 1324. Tuttavia, c’è della significativa resistenza tra il 1328 e il 1331. Pertanto, una rottura sostenuta al di sopra delle nuvole (grafico giornaliero) potrebbe estendere il movimento rialzista verso il 1352,50. Se i tori finiranno il carburante e i prezzi scendessero al di sotto del livello di supporto 1306, mi aspetterei un ritorno al 1300 – 1297. Una rottura di questo supporto suggerirebbe come prossima fermata il livello 1286.