Di: DailyForex
I prezzi dell’oro hanno continuato ad affondare, estendendo le perdite della sessione di mercoledì e toccando il livello più basso in quasi quattro settimane sulle vendite tecniche e i dati economici statunitensi in rialzo.
Il rapporto del Dipartimento del Commercio ha mostrato una crescita del PIL ad un tasso annualizzato del 3,5% nel terzo trimestre, superando le aspettative di un rialzo del 3,1%. I dati di ieri convergono con la decisione della FOMC di terminare il programma di acquisto di asset. La fiducia della Federal Reserve nell’economia avvalora l’ipotesi che in un panorama di stagnamento mondiale, gli Stati Uniti rimarranno forti.
Sebbene recenti rapporti indichino che alcune banche centrali, in particolare quelle delle economie emergenti, stiano incrementando le quantità di oro nei loro depositi, questi acquisti non potrebbero invertire il trend nel medio periodo. Osservando i grafici del lungo periodo da un punto di vista meramente tecnico, rispetto ai precedenti rimbalzi si nota un indebolimento dei tori.
Sui grafici a quotazione oro settimanale, giornaliero e a 4 ore, la coppia XAU/USD viene scambiata al di sotto delle nuvole di Ichimoku, disegnando una figura ribassista. Ci stiamo nuovamente avvicinando alla critica area di supporto 1180/3, che qualora fosse infranta, apporterebbe una notevole pressione nel mercato. Tuttavia, oggi è l’ultima giornata di trading del mese di Ottobre, e potremmo dunque rimanere bloccati all’interno di un intervallo di trading piuttosto ristretto.
Penso che il 1202,70 e il 1195,40 saranno i livelli chiave da tenere d’occhio. Se i ribassisti continueranno a dominare i pressi e a trascinare la coppia XAU/USD al di sotto del livello 1195,40, la fermata successiva sarà il livello di supporto darà il 1180. Per poter allentare la pressione alla vendita, il mercato dovrà rompere al di sopra del livello 1202,70. Soltanto una chiusura giornaliera al di sopra del livello 1207 potrebbe dare ai tori la possibilità di dirigersi verso il livello 1212.