Di: DailyForex
Prezzi dell’oro in rialzo nella giornata di martedì, registrando il primo aumento in cinque sessioni di trading, mentre gli operatori del mercato prendono le distanze prima dell’ultimo annuncio politico della Fedral Reserve statunitense.
La coppia XAU/USD (oro contro Dollaro statunitense) veniva scambiata ad un massimo di 1235,37 Dollari l’oncia dopo i dati rilasciati dal Dipartimento del Commercio, che mostrano un calo degli ordini di beni durevoli dell’1,3%, anche se il prezzo dell’oro ha cancellato alcuni dei guadagni iniziali con una lettura positiva della fiducia dei consumatori. Lo S&P/Case-Shiller Index dei prezzi delle proprietà si è rivelato più debole del previsto, ma il rapporto sul manifatturiero della Fed di Richmond ha facilmente oltrepassato le aspettative.
Nonostante in molti concordino sul fatto che Federal Open Market Committee terminerà il proprio programma di acquisto di asset, sembra che i mercati siano più propensi per un annuncio accomodante. La maggior parte si aspetta che la Fed riconfermi la propria propensione ad aspettare ancora prima di innalzare i tassi d’interesse. L’ansia per i tassi continuerà a salire fin quando non inizieranno i fuochi d’artificio, e nel frattempo è improbabile vedere grandi investimenti in entrambe le direzioni.
Questo significa che il livello 1235 continuerà a fornire resistenza nel breve periodo. I tori dovranno conquistare questo punto per poter guadagnare slancio sufficiente per raggiungere la barriera successiva al 1240. Se il mercato riuscisse a sperimentare una rottura sostenuta al di sopra delle nuvole di Ichimoku (almeno su grafico della quotazione oro a 4 ore), a quel punto gli obiettivi successivi sarebbero i livelli 1245 e 1251. Per quanto riguarda il lato ribassista, c’è del supporto intermedio al 1225. Solo una chiusura al di sotto dell’area 1220/19, dove risiede attualmente la linea di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde), potrebbe fornire agli orsi la forza sufficiente per raggiungere il livello di supporto 1212.
