Di: DailyForex
Venerdì i prezzi dell’oro hanno guadagnato più del 2%, toccando il livello più alto in due settimane, con l’indebolimento del Dollaro che ha fatto salire la domanda di metallo prezioso.
Nel frattempo, i dati dagli Stati Uniti migliori delle previsioni sono stati messi in ombra dalle rinnovate preoccupazioni per l’inflazione, a causa di un rialzo nei prezzi del petrolio. Il Dipartimento del Commercio ha riportato un aumento dello 0,3% delle vendite al dettaglio nel mese di ottobre, mentre la lettura preliminare della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è arrivata ad 89,4, in rialzo rispetto alla lettura finale di ottobre ad 86,9.
La coppia XAU/USD (Oro contro Dollaro statunitense) veniva scambiata ad un massimo di 1193,48 Dollari l’oncia dopo il riuscito tentativo dei rialzisti di oltrepassare la resistenza al 1178/4, che avevo indicato come chiave per salire a livelli più alti. Nonostante il generale orientamento rimanga tendente al basso, i due martelli sul grafico settimanale e il fatto che il mercato abbia oltrepassato la nuvola di Ichimoku sul grafico quotazione oro a 4 ore, suggerisce un rifiuto per prezzi più bassi.
Il pattern sui grafici indica che il mercato potrebbe dirigersi verso l’area 1222 – 1229 (a meno che non scendessimo al di sotto del minimo del 7 novembre a quota 1132, e in quel caso si prospetterebbe uno scenario che vedrebbe come target successivi il 1086 e il 1062). Dal momento che quest’area (1222 – 1229) converge con la nuvola di Ichimoku sul grafico giornaliero, penso sarà piuttosto dura affrontarla ed attrarre venditori seri.
Nel suo cammino al rialzo, si potrà trovare resistenza ai livelli 1195,40 , 1202 e 1212. Tuttavia, se i tori continueranno ad incontrare forte resistenza nei pressi del livello 1195 e si verificasse un’inversione dei prezzi, potremmo tornare nell’area 1178/4. Gli orsi dovranno portare la coppia XAU/USD al di sotto del livello 1174 per poter apportare maggior pressione sul mercato e testare il livello 1165.