Martedì i prezzi dell’oro hanno finito col rimanere pressoché invariati, riprendendo fiato dopo il calo dell’1,5% dell’altro ieri, dal momento che l’incertezza nel mercato e la mancanza di volume hanno mantenuto calmi i prezzi.
La coppia XAU/USD ha inizialmente tentato di rompere attraverso il livello di resistenza $1186, tornando poi nell’area $1774/0 dopo che i dati del Dipartimento del Commercio hanno mostrato un rialzo del prodotto interno lordo ad un tasso annualizzato del 5% nel terzo trimestre, in rialzo rispetto alla precedente lettura al 3,9% e delle stime iniziali al 3,5%. La maggior parte degli altri dati economici si sono rivelati peggiori delle aspettative, tuttavia non è stato sufficiente a far prendere il controllo ai rialzisti.
Ci sono stati chiari segni che la maggiore economia al mondo oggi sia più solida, e la scorsa settimana la Federal Open Market Committee ha sottolineato che saranno i dati economici a guidare il primo innalzamento dei tassi. Apparentemente, la crescente percezione che una volta che la Fed imbocchi la strada dell’inasprimento della politica monetaria l’oro dovrà lottare, sta adducendo una certa pressione sul mercato. Tuttavia, come sempre, io farò più attenzione ai livelli tecnici (sull’intervallo a 4 ore), a questo punto.
Attualmente il mercato si trova bloccato fra i livelli 1186 e 1170, e penso che gli operatori del mercato saranno riluttanti ad aprire nuove posizioni prima delle vacanze natalizie. I ribassisti dovranno infatti rompere al di sotto del 1174/0 prima di marciare verso il livello 1163. La rottura di questo livello potrebbe confermare che le vendite potrebbero continuare fino all’area di supporto successiva, fra il 1155 e il 1150. Per quanto riguarda il lato rialzista, i tori dovranno oltrepassare le nuvole di Ichimoku sul grafico quotazione oro giornaliero per poter guadagnare un po’ di trazione e testare il livello 1203. Chiaramente, se intendono avvicinarsi a quel livello di resistenza, dovranno superare il primo ostacolo localizzato al 11186.