Di: DailyForex
Martedì i prezzi dell’oro sono saliti del 2,2%, estendendo i profitti alla seconda sessione consecutiva, dato che le preoccupazioni per la volatilità nei mercati azionari globali e la forza dello Yen giapponese hanno aumentato l’appetibilità del metallo prezioso.
Dopo l’annuncio del governo greco di voler anticipare le elezioni presidenziali di due mesi, gli operatori del mercato hanno preso le distanze dai titoli azionari per spostarsi verso i beni rifugio. L’oro veniva scambiato ad un massimo di 1238,10 Dollari l’oncia, prezzo più alto dal 24 ottobre, prima di scendere a $1228.
Come ho ripetuto negli ultimi tempi, la resistenza tra i livelli 1212 – 1221 era l’unico ostacolo a bloccare l’avanzata dei rialzisti verso l’area 1235 – 1240. Non sorprende dunque che l’oro abbia accelerato la propria ascesa dopo aver oltrepassato questa barriera critica ed aver raggiunto la linea di Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sul grafico giornaliero.
A questo punto, il dubbio è se i prezzi continueranno a salire o no. Il rialzo di ieri ha modificato le previsioni per il breve periodo, dato che il mercato ha rotto la linea di trend discendente risalente al massimo toccato a Luglio di $1344,92. Inoltre, ora il mercato viene scambiato al di sopra della nuvola di Ichimoku giornaliera e della Chikou span (prezzo di chiusura spostato indietro di 26 periodi, linea marrone) sull’intervallo a 4 ore, ad indicare la solidità dello slancio.
Generalmente l’oro tende a salire in tempi di incertezza, e sembra che il calo dei mercati azionari fornirà supporto nel breve periodo. Penso che i tori dovranno mantenere i prezzi al di sopra del livello 1212 se sono determinati a dominare il mercato. Quella al 1235/40 sarà la resistenza chiave da superare per i rialzisti per poter sfidare gli orsi sul campo di battaglia al 1250 – 1255. Tuttavia, se i tori perdessero slancio, è probabile che la coppia XAU/USD rivisiti i livelli 1224 e 1221. Al di sotto di questi, mi aspetto di vedere supporto al 1215/12.