Di: DailyForex
Ieri i prezzi dell’oro sono andati al ribasso, estendendo le perdite per la seconda sessione consecutiva, dal momento che i rialzisti non sono riusciti ad oltrepassare la resistenza nei pressi del livello 1240.
Il metallo prezioso è salito ad un massimo di 1244,40 Dollari, livello più alto dal 23 ottobre, quando il Dollaro statunitense ha perso terreno in seguito ad un rapporto del Dipartimento del Commercio che mostrava una diminuzione delle vendite al dettaglio dello 0,9% nel mese di dicembre, tuttavia la presa di profitti delle posizioni long ha pesato sul mercato.
Il pattern sul grafico giornaliero (due shooting star consecutive alla resistenza 1240) suggerisce le difficoltà dei tori nel guadagnare forza. Questo non mi stupisce affatto, dal momento che la coppia XAU/USD si è arrestata o ha invertito il trend nei pressi di quel livello più volte in passato (da notare che è circa metà della distanza fra il massimo del 10 luglio di $1344,92 ed il minimo del 7 novembre di $1131,96. In breve, una rottura di questa barriera è essenziale per una continuazione rialzista. In quel caso, penso testeremo successivamente l’area 1252 – 1255,50.
Ora come ora i prezzi si trovano fra la linea di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e quella di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) sullo stesso grafico, e come potete vedere entrambe le linee al momento sono piatte. Se il mercato scendesse al di sotto del livello 1224,35, penso che visiteremo il livello 1221. I ribassisti dovranno far scendere i prezzi in modo da guadagnare sufficiente forza per sfidare i tori al 1217 e al 1210.
Nella giornata di oggi vedremo il rilascio di importanti rapporti economici come l’indice dei prezzi alla produzione, le richieste di disoccupazione e l’indice manifatturiero Philadelphia Fed, dunque mi aspetto volatilità.
