Di: DailyForex
I prezzi dell’oro sono saliti per la seconda sessione di seguito per attestarsi al loro livello più alto dal 22 novembre, dal momento che un aumento dell’avversione al rischio, un indebolimento del Dollaro statunitense ed un forte aumento della domanda di oro fisico in Asia, hanno dato spinta al mercato.
La coppia XAU/USD è inizialmente scesa nel corso della sessione asiatica di ieri, tuttavia i mercati hanno trovato sufficiente supporto da invertire il trend e continuare a salire. Di conseguenza, la coppia veniva scambiata ad un massimo di 1235,79 Dollari l’oncia prima di tornare ai livelli attuali.
I mercati azionari stanno soffrendo del calo dei prezzi del greggio, che continua a pesare sulle azioni energetiche e a far salire la domanda di beni rifugio. Sapendo questo, penso che i tori trarranno vantaggio dalla situazione e proveranno a mandare i prezzi al rialzo nel breve periodo. Come ho fatto notare nelle mie precedenti analisi, la resistenza al livello 1240, che più volte ha stabilito la propria importanza negli ultimi due anni, giocherà un ruolo cruciale in futuro.
Se il mercato salisse e riuscisse a rimanere al di sopra del livello 1240, sarebbe probabile vedere una continuazione rialzista che punta alla critica area di resistenza 1252 - 1255,50, che potrebbe attrarre qualche venditore. Una volta oltrepassata quest’ultima, ci sarebbe ben poco da fare per arrestare la marcia rialzista verso i livello 1268 – 1273.
Tuttavia, se i ribassisti incrementassero la pressione e riuscissero a difendere il loro forte al 1240, il mercato probabilmente tornerebbe al livello 1221, dove risiede la linea di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) sul grafico quotazione oro a 4 ore. Una chiusura giornaliera al di sotto del 1221 suggerirebbe la possibilità di rivisitare il 1217 e il 1210.