Di: DailyForex
Venerdì il prezzo dell’oro è sceso di $7,11 a quota 1294,32 Dollari l’oncia, registrando tuttavia profitti per circa l’1,2% durante la settimana, dal momento che i tumulti della valuta europea e il netto calo dell’Euro subito dopo l’annuncio del Quantitative Easing da parte della BCE hanno spinto gli investitori verso investimenti più sicuri.
Quest’anno l’oro è salito del 9,1%, poiché i toni attenuati dell’inflazione e i segnali di un rallentamento della crescita economica globale hanno dato adito a speculazioni secondo le quali la Federal Reserve sarà lenta nell’aumentare i tassi d’interesse statunitensi, tuttavia, le ultime sessioni hanno visto della pressione ribassista a causa del fallimento del tentativo dei tori di penetrare la solida barriera di resistenza nei pressi del livello 1305.
I dati di venerdì della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro dai 130.226 contratti della scorsa settimana agli attuali 171.455. La price action delle ultime tre sessioni suggerisce che nel campo di battaglia 1283 – 1308 la lotta per prendere il controllo fra rialzisti e ribassisti si sia intensificata. Recentemente, la nuvola settimanale di Ichimoku che occupa l’area compresa tra i livelli 1305 e 1308 ha ostacolato il cammino, per questo penso che una rottura di questa barriera potrebbe essere il segnale di una corsa al 1327/8. Nel suo percorso al rialzo, ci saranno ostacoli come quelli ai livelli 1312 e 1319.
Tuttavia, se i ribassisti prendessero il controllo e la coppia XAU/USD scendesse al di sotto del 1283, non sorprenderebbe veder la coppia testare la regione 1273/2. Una chiusura al di sotto di questo supporto su base giornaliera mi farebbe pensare che la fermata successiva sarà il livello1263. Andando avanti, i rialzisti dovranno difendere l’area compresa fra i livelli 1255 e 1240 se non vogliono perdere il controllo e veder i prezzi tornare al livello 1210.