Di: DailyForex
I prezzi dell’oro hanno chiuso al rialzo venerdì, dopo che gli ultimi dati dagli Stati Uniti hanno mostrato che i miglioramenti nell’impiego non sono stati sufficienti ad apportare pressione sui salari, alimentando le speculazioni secondo cui la Federal Reserve non avrà alcuna fretta a modificare la propria politica monetaria.
Secondo il rapporto del Dipartimento del Lavoro, i dati non-farm payroll sono aumentati di 252.000 unità in dicembre, contro una revisione di 353.000 unità nel mese precedente, e il tasso di disoccupazione è sceso dello 0,2% a quota 5,6%. Tuttavia, i dati hanno anche rivelato che la media dei salari orari è scesa dello 0,2%.
Il metallo prezioso ha ricevuto una spinta anche dalle perdite dei mercati azionari statunitensi e dai commenti accomodanti da parte dei più alti funzionari della Federal Reserve. Il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago Charles Evans ha dichiarato: “Non dovremmo innalzare i tassi d’interesse prima del 2016… semplicemente non vedo perché dovremmo aver fretta di allontanarci dalla nostra attuale politica accomodante. Dobbiamo esser certi di vedere l’inflazione risalire al livello del 2%. Dobbiamo vedere i salari salire fra il 3% e il 4%”. Il presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta Dennis Lockhart ha dichiarato: “Tutti gli indicatori dei salari rimangono ben al di sotto dei parametri storici, e sento di dover dire che non sono coerenti con mercati del lavoro particolarmente ristretti”.
Mentre alcuni investitori sentono che i solidi miglioramenti nell’economia statunitense daranno alla Fed la fiducia necessaria a normalizzare la politica, altri pensano che una bassa inflazione e una debole crescita delle retribuzioni permetteranno alla Fed di mantenere i tassi d’interesse vicini allo zero per poter supportare ulteriori progressi nel mercato del lavoro. I dati di venerdì della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro dai 115.837 contratti della scorsa settimana agli attuali 122.178.
Dallo scorso lunedì ho ripetuto che le probabilità favorivano un rialzo dei prezzi (il secondo rimbalzo dal supporto al 1170 ha indicato un forte interesse all’acquisto). Parlando strettamente in base ai grafici, mi aspetto che il quadro tecnico rimanga positivo fintantoché il mercato rimanga al di sopra delle nuvole di Ichimoku. Questo significa che in futuro i rialzisti dovranno difendere gli importanti livelli 1203 e 1193,54. Se la coppia XAU/USD chiudesse al ribasso al di sotto del 1193,54, i ribassisti punteranno al 1186 e al 1180,22 (1179,20). Per potersi dirigere verso l’area 1240/35, I tori dovranno prima oltrepassare la resistenza intermedia al 1227,30.