Di: DailyForex
Martedì i prezzi dell’oro sono saliti di 11 Dollari l’oncia, sospinti dal deludente rapporto sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti e da una debole sessione per i titoli azionari, che ha favorito la spinta del metallo prezioso in territorio positivo per la prima volta in tre sessioni.
La coppia XAU/USD ha attraversato il livello di resistenza $1283, e dopo che i dati del Dipartimento del Commercio hanno rivelato un calo del 3,4% degli ordini di beni durevoli per il mese di dicembre, l’oro veniva scambiato ad un massimo di 1297,45 Dollari l’oncia.
Nel corso degli ultimi mesi, la domanda di oro sottostante è stata guidata al rialzo dall’intensificarsi delle preoccupazioni per l’economia globale e dalla crescente convinzione che la Federal Reserve posticiperà l’aumento dei tassi d’interesse più del previsto. Sembra che il mercato stia digerendo i recenti profitti, dal momento che la maggior parte dei traders è in attesa dei risultati del meeting della Federal Reserve sulla politica monetaria, ritenendo che potrebbe mostrare una linea più accomodante visto l’indebolimento delle economie estere.
Tecnicamente, le previsioni per il medio periodo rimarranno rialziste fin quando i prezzi verranno scambiati al di sopra della nuvola di Ichimoku, sui grafici giornaliero e a 4 ore. Tuttavia, la coppia XAU/USD ha registrato picchi massimi e minimi più bassi da quando il mercato non è riuscito a rimanere al di sopra del livello 1305. Per questo penso che la coppia debba spingersi attraverso la zona di resistenza 1305/8 per poter guadagnare sufficiente slancio da riuscire ad attaccare la successiva barriera al 1312.
Una chiusura al di sopra di quest’ultimo indicherebbe che i rialzisti mirano ai livelli 1319 e 1325. Se gli orsi aumentassero la pressione ribassista e trascinassero i prezzi al di sotto del 1292/0, potremmo testare il supporto della regione 1284,70 – 1283. Dovranno rompere il supporto al 1283 se intendono rivisitare il livello 1272.