Di: DailyForex
Venerdì l’oro è salito per la terza sessione di seguito, con la debolezza del Dollaro che ha fatto salire la domanda di metallo prezioso.
I prezzi dell’oro, che precedentemente nel corso della settimana erano scesi ad un minimo su tre mesi a quota $1142,63, hanno avuto una spinta dall’annuncio della Fed, chiudendo la settimana in rialzo del 2,2%. Dopo aver ritrattato la promessa di essere “paziente” in merito ai tassi d’interesse, il Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha suggerito che si potrebbe aspettare anche oltre il mese di Giugno prima di iniziare il processo di normalizzazione della politica monetaria. Ha inoltre indicato che questo “indietreggiamento” non sarà un processo stabile ed uniforme, e che il ritmo del rialzo dei tassi sarà probabilmente più lento che in passato.
Un ritardo nel rialzo degli interessi passivi verrebbe assimilato positivamente dall’oro (nel breve periodo), eppure, che sia giugno o settembre, la Fed prima o poi porrà fine alla propria politica a tassi zero. Penso che i rialzisti trarranno vantaggio dalla situazione, e tenteranno di far salire i prezzi prima di dirigersi verso l’area 1092/66. La coppia XAU/USD ha chiuso la settimana al di sopra della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, grafico sul quale riscontriamo anche un incrocio rialzista fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde).
Se il supporto nell’area 1166/0 reggesse, i tori potrebbero avere un’altra chance di attaccare il livello di resistenza 1192/89. Oltre quest’ultimo, il 1204/0 sarà il livello chiave che i rialzisti dovranno superare per iniziare la loro corsa verso il 1225/2. Tuttavia, se la coppia XAU/USD dovesse incontrare forte resistenza e i prezzi iniziassero a scendere, potremmo vedere il mercato testare i livelli 1166 e 1160. Una rottura al di sotto di quest’ultimo potrebbe riportare i prezzi nell’area 1147, che recentemente ha fornito supporto.