I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di lunedì in calo dello 0,76%, o di $9,15, per attestarsi a 1195,61 Dollari l’oncia, con il rally dei titoli azionari statunitensi e lo stabilizzarsi del Dollaro.
Il calendario economico non prevede molti eventi importanti per questa settimana, dunque al momento di investire, i trader sono concentrati sui rapporti sugli utili e sugli sviluppi nell’Eurozona (ad esempio sul dramma del debito greco). I principali mercati azionari continuano ad essere più attraenti, e di conseguenza gli investitori mostrano un limitato interesse per l’oro.
Tuttavia, la coppia XAU/USD continua ad essere scambiata all’interno dell’intervallo di trading delle precedenti otto sessioni. I prezzi dell’oro sono rimasti intrappolati fra le linee settimanali di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) per oltre due settimane. Inoltre, entrambe le linee risultano quasi piatte sui grafici giornaliero e a 4 ore. Fin quando non romperemo al di fuori di questo intervallo di trading (compreso all’incirca fra il 1191 e il 1211) il mercato annasperà.
Mentre una rottura sostenuta al di sopra del 1211 porterebbe la coppia XAU/USD a testare nuovamente la resistenza al livello 1214,50, un calo aldi sotto del 1191 porterebbe con sé il rischio di un movimento nella regione 1183,27 – 1181. Una volta superato il 1214,50, la vera sfida per i tori sarà al livello 1225, dove coincidono il top della nuvola di Ichimoku e il livello di ritracciamento di Fibonacci al 50%. Gli orsi dovranno trascinare la coppia XAU/USD al di sotto dell'1181 se intendono assaltare il livello 1174.