L’oro ha aperto la settimana al rialzo, venendo scambiato ad un massimo di 1218,66 Dollari l’oncia nel corso della sessione asiatica di trading, dal momento che il deludente rapporto sull’impiego negli Stati Uniti ha accresciuto le aspettative che la Fed possa rivelarsi più cauta nell’inasprire la politica monetaria. Il Dipartimento del Lavoro ha riportato la creazione di 126.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, ben al di sotto delle stime di consenso a 246.000, e il tasso di disoccupazione ha toccato un minimo su più di sei anni e mezzo, al 5,5%. I dati hanno mostrato inoltre che la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,3%, tuttavia i risultati dei due mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso di un totale di 69.000 unità.
Nonostante i dati payroll si siano rivelati deludenti, un unico dato economico non costruisce un trend (soprattutto considerando che abbiamo registrato 12 mesi consecutivi di profitti, con oltre 200.000 posti di lavoro creati). Quest’anno probabilmente sarà una replica del precedente; la crescita economica è stata negativa durante il primo trimestre del 2014, ma l’economia si è ripresa velocemente in primavera ed estate. Tuttavia, fin quando non avremo la certezza che quello di marzo sia stato solamente un contrattempo invernale, si continuerà a speculare sul fatto che la tempistica del rialzo dei tassi potrebbe essere posticipata almeno fino a settembre.
Da un punto di vista tecnico, le probabilità favoriscono prezzi più alti, al momento. Il quadro generale nel breve periodo è rialzista mentre la coppia XAU/USD viene scambiata al di sopra delle nuvole di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, inoltre le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e quella di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) sono positivamente allineate. D’altra parte, i prezzi dell’oro si stanno avvicinando alle nuvole sul grafico giornaliero, il che significa che probabilmente stanno per incontrare una sorta di forte resistenza. C’è della resistenza intermedia al 1219,73, ma il primo ostacolo importante da oltrepassare sarà nell’area 1225/2. Penso che una rottura di questa barriera sia essenziale per una continuazione rialzista verso l’area 1235/40.
Per quanto riguarda il lato ribassista, terrò d’occhio la regione 1213/2. Se questo supporto cedesse, la coppia XAU/USD potrebbe poi testare l’area 1207/4. Una chiusura al di sotto di quest’ultima aumenterebbe la possibilità di un tentativo di visitare il supporto al 1199/8.