I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di venerdì in rialzo dello 0,4%, o di 4,30$, attestandosi a 1188,38 Dollari l’oncia, con i dati sull’occupazione dagli Stati Uniti che hanno allentato le preoccupazioni degli investitori sulla tempistica del rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
I dati dal Dipartimento del Lavoro hanno mostrato che nel mese di aprile l’economia statunitense ha creato 223.000 nuovi posti di lavoro, con un calo al 5,4% del tasso di disoccupazione. I dati hanno rafforzato la visione che la debolezza vista precedentemente quest’anno fosse dovuta alle dure intemperie invernali, e non ad una debolezza economica. Tuttavia, la significativa rilettura al ribasso di marzo (da 126.000 ad 85.000) e il lento ritmo di crescita dei salari, hanno affievolito le speranze per un rialzo dei tassi d’interesse già da giugno.
Il mercato è rimasto intrappolato in un intervallo di trading relativamente ridotto dalla fine di marzo. Finora i prezzi sono stati tenuti costantemente sotto controllo dalla barriera chiave al 1225, mentre l’interesse all’acquisto nei pressi del livello 1774 ha fatto da pavimento nell’intervallo. L’incapacità del mercato di penetrare nelle nuvole di Ichimoku dipinge un quadro tecnico debole, soprattutto quando l’orientamento generale rimane ancorato al ribasso. Tecnicamente, queste nuvole non solo identificano il trend, ma definiscono anche le zone di supporto e resistenza.
In altre parole, rimane il rischio al ribasso mentre il mercato viene scambiato al di sotto dell’area 1225/2, ovvero il top della nuvola giornaliera. Anche la linea settimanale di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) risiede nella stessa regione, e una rottura di questa barriera risulta dunque essenziale per un’oscillazione verso l’alto. Tuttavia, chiaramente per poter arrivare lì i tori dovranno abbattere le resistenze più vicine, come al 1199, 1207 e 1214,50. D’altra parte, se gli orsi difendessero con successo il loro campo e trascinassero la coppia XAU/USD al di sotto del 1174, sarebbe poi probabile procedere verso il 1166. Una chiusura al di sotto di questo supporto ci metterebbe sulla strada giusta in uno scenario che avrebbe come target successivo il 1147.