Di: DailyForex
I prezzi dell’oro hanno chiuso al rialzo mercoledì, con il Dollaro che è stato messo sotto pressione a seguito dell’annuncio della Federal Reserve, nel quale ha detto che la strada verso l’aumento dei tassi d’interesse sarà più lenta rispetto alle aspettative del mercato.
Nelle loro proiezioni, i membri della Federal Open Market Committee hanno indicato che per quest’anno prevedono una crescita economica compresa fra l’1,8 e il 2.0%, in ribasso rispetto alle previsioni di marzo (tra il 2,3 e il 2,7%). Le previsioni dei responsabili politici vedono che l’inflazione può raggiungere il loro target del 2% nel 2017, però hanno abbassato le loro stime medie per i tassi sui fondi federali portandole all’1,625% alla fine del 2016, contro l’1,875% delle previsioni di marzo.
Sembra che gli investitori si aspettassero toni leggermente più duri dalla Fed in merito all’aumento dei tassi, perciò l’annuncio di ieri ha sgravato l’oro di un po’ di pressione. Precedentemente, nella sessione asiatica di trading, la coppia XAU/USD è indietreggiata al livello 1183,46, che coincide con il top della nuvola di Ichimoku sul grafico della quotazione oro a 4 ore, trovando però sufficiente supporto per tornare poi a salire. I grafici del breve periodo al momento sono leggermente positivi mentre il mercato viene scambiato al di sopra delle nuvole di Ichimoku, e troviamo inoltre un allineamento positivo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rosa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde). Tuttavia, la nuvola giornaliera è ancora sulla nostra strada.
I tori dovranno abbattere la resistenza al 1192 se vogliono avere una chance di tentare un attacco alla regione 1202 – 1198. Solo una chiusura oltre questa barriera potrebbe fornire agli acquirenti la forza in più di cui hanno bisogno per attaccare la resistenza successiva al 1207. Per quanto riguarda invece il lato ribassista, si può trovare supporto nell’area 1183,48 – 1180,50. Se questo supporto venisse infranto, sarebbe probabile procedere poi di nuovo verso il 1174. Al di sotto di quest’ultimo, il successivo supporto critico è nella zona 1168/6.