I prezzi dell’oro sono rimasti bloccati all’interno del recente intervallo di trading nel corso dell’odierna sessione asiatica, con il meeting della Federal Reserve che ha dato agli investitori qualche nuovo indizio sulla possibile tempistica dell’aumento dei tassi di interesse. I mercati erano in cerca di maggiori dettagli in termini di tempistica, ma i policy makers non hanno accennato ad una mossa politica a settembre (tuttavia non lo hanno neanche escluso). In un discorso dopo il meeting di due giorni, la Federal Open Market Committee ha dichiarato: “La commissione prevede che sarà appropriato innalzare il target dei tassi dei fondi federali quando avrà visto ulteriori miglioramenti nel mercato del lavoro e sarà ragionevolmente sicura che l’inflazione tornerà all’obiettivo del 2% nel corso del medio termine”.
L’attenzione ora è rivolta alla prima stima dei dati del prodotto interno lordo statunitense per il secondo trimestre previsto nella tarda giornata di oggi. Recentemente abbiamo visto l’oro procedere lateralmente, soprattutto dopo il drammatico calo di lunedì, ma finiremo col rompere da questo intervallo ristretto. Mentre il trend è piuttosto negativo nel quadro generale, ci sarebbe la possibilità di un’oscillazione verso l’alto nel breve periodo qualora rompessimo attraverso l’area 1105/3.
Tuttavia, come potete vedere nell’intervallo a quattro ore, le nuvole di Ichimoku si trovano proprio sopra di noi ed occupano un’ampia area che dovrebbe agire da resistenza. I rialzisti dovranno catturare il livello 1109,70 per poter avere la possibilità di testare la resistenza al 1116,80. Per quanto riguarda il lato ribassista terrò d’occhio l’area 1088/6. Se questo supporto non riuscisse a sostenere il mercato, l’aumento della pressione alla vendita potrebbe trascinare la coppia XAU/USD verso la regione 1076/1. Una chiusura al di sotto di questo supporto critico ci riporterebbe in uno scenario che ha per target successivi il 1062,85 e il 1045.