Ieri i prezzi dell’oro hanno chiuso in rialzo dello 0,3% a 1100,81 Dollari dopo aver toccato lunedì il loro livello più basso in cinque anni, mentre il Dollaro si è preso una pausa dal suo ultimo rally. La coppia XAU/USD ha tentato di passare la resistenza al 1109,70, ma i tori si sono ritrovati a corto di carburante, e il metallo prezioso ha finito col perdere parte dei guadagni iniziali. Una serie di fattori ha influenzato negativamente il mercato, come la propensione della Fed ad abbandonare la sua politica a tassi zero verso la fine dell’anno, il rallentamento della crescita in Cina e la rinnovata appetibilità per asset più rischiosi.
Come ho già fatto notare in precedenza questo mese, i profitti rimarranno temporanei fin quando l'ambiente circostante rimarrà relativamente sfavorevole all’oro. Sembra che il rally del Dollaro abbia più spazio per estendersi nel lungo periodo, e dunque un calo dei prezzi dell’oro fin giù all’area 1000 – 980 non sembra poi così improbabile. Nel frattempo, terrò d’occhio i livelli 1094 e 1109,70.
La coppia XAU/USD viene scambiata al di sotto delle nuvole di Ichimoku su quasi tutti i grafici, e le line di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) sono negativamente allineate. I venditori dovranno abbattere il supporto nei pressi del 1094 per poter sfidare i rialzisti sul campo di battaglia 1088/6. Se gli orsi riusciranno ad eliminare questo supporto, ci sarà poco da fare per rallentare la loro avanzata fino al livello 1071. Il primo ostacolo da superare per l’oro si trova nella regione 1003,90 – 1001. I tori dovranno passare attraverso questa barriera se intendono rivisitare il 1109,70. Se i rialzisti oltrepasseranno questa resistenza, potrebbero avere una possibilità di dirigersi al 1116,80.