I prezzi dell’oro hanno chiuso il mese di Agosto in rialzo di circa il 3,5%, approssimativamente a 1134 Dollari l’oncia, favoriti dall’incertezza presentata dalla sorpresa della svalutazione della valuta cinese. Le crescenti preoccupazioni per la saluta dell’economia cinese hanno scosso gli investitori e i mercati di tutto il mondo. i tori hanno sfruttato la volatile svendita di azioni a livello globale, che ha aumentato l’appetito per i beni rifugio, eppure, dati economici positivi dagli Stati Uniti hanno mantenuto viva la possibilità che la Fed aumenti i tassi d’interesse quest’anno.
Questa settimana potrebbe iniziare lentamente, con gli investitori in disparte in vista del rilascio di dati economici chiave. Anche i mercati cinesi saranno nel radar. In un discorto alla conferenza economia annuale di Jackson Hole, il vicepresidente della Fed Stanley Fischer ha dichiarato: “Con una bassa inflazione potremmo smettere gradualmente di essere accomodanti… Eppure, poiché la politica economica influenza l’attività reale con sostanziale ritardo, potremmo non aspettare fin quando torni al 2% per iniziare ad inasprire la politica… in questo momento stiamo monitorando gli sviluppi dell’economia cinese e i suoi potenziali effetti sulle altre economie ancor più da vicino del solito”.
Il quadro tecnico per il lungo periodo rimane debole, con il mercato che viene scambiato al disotto delle nuvole di Ichimoku sul grafico settimanale, inoltre, le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde) sono negativamente allineate. Mi aspetto che l’area 1138 – 1151 fornisca molta resistenza, vista la sovrapposizione delle nuvole sui grafici giornaliero e a 4 ore. Se i tori elimineranno i livelli di resistenza che si accumulano in questa regione, potremmo vedere la coppia XAU/USD estendere i propri guadagni ed avvicinarsi all’area 1176,50 – 1165. Una chiusura al di sopra del 1176,50 su base settimanale prolungherebbe lo slancio rialzista e aprirebbe la strada verso il 1200. D’altra parte, se i ribassisti aumentassero la pressione al ribasso e i prezzi iniziassero a scendere, potremmo trovare supporto al 1125,50 e al 1116. Scendere al di sotto del 1106 implicherebbe avere il 1109 e il 1103 come prossimi possibile target. Una volta al di sotto del 1103, ci sarebbe la forte possibilità che i prezzi tornino al 1076.