L’oro ha continuato a scendere dal picco su sette settimane toccato questa settimana, a causa del calo sugli acquisti di beni rifugio arrivato con la notizia del taglio dei tassi d’interesse e degli obblighi di riserva delle banche da parte della Cina, che ha aiutato i mercati globali a stabilizzarsi. Anche un rimbalzo del Dollaro ha pesato sul metallo prezioso. Sul fronte dei dati economici, la lettura preliminare di Markit sul settore dei servizi statunitense si è rivelata migliore delle aspettative con una stampa di 55,2, e la Conference Board ha riportato che il proprio indice sulla fiducia dei consumatori è salito a 101,5 dai 91 del mese scorso.
Apparentemente, l’ultima mossa cinese per calmare i mercati azionari ha fatto scendere l’interesse degli investitori per gli asset rifugio, ma non c’è dubbio che i tori cercheranno di sfruttare ogni destabilizzazione nell’ambiente del rischio. Ad ogni modo, come potete vedere nel grafico giornaliero, le nuvole di Ichimoku continuano a mantenere pressione costante sulla coppia XAU/USD. Anche lo scendere di nuovo al livello 1147 è un’altra cosa alla quale prestare attenzione a questo punto, perché sull’intervallo a 4 ore questo ha trascinato la linea di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) dietro quella di Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde).
Anche il quadro per il breve periodo suggerisce la possibilità che il mercato rivisiterà l’area 1125,50 – 1123. Tuttavia, per poter tornare lì gli orsi dovranno eliminare il supporto al 1131/0, dove risiede il fondo della nuvola giornaliera. Se questo supporto (1125,50 - 1123) venisse infranto, il livello 1116 sarà probabilmente la prossima fermata. D’altra parte, se i tori decideranno di incassare i colpi in arrivo e il supporto al 1131/0 rimanesse intatto, mi aspetto una spinta verso il 1147. Una chiusura oltre quest’ultimo indicherebbe che i tori si stanno preparando ad attaccare le prossime barriere al 1150 e 1155.