I prezzi dell’oro ieri sono scesi di 13,57$ estendendo le perdite alla seconda sessione di seguito, sulle preoccupazioni per la forza dell’economica globale e per la tempistica dell’aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti, che hanno mantenuto la pressione sui prezzi della materia prima. Il rialzo dell’oro nelle ultime settimane era stato alimentato in parte dalle speculazioni che vogliono che i policy maker della Fed posticiperanno i piani sui tassi d’interesse. Dietro al declino di ieri dell’oro c’è anche la presa di profitti delle posizioni long, acceleratasi dopo che il supporto nella zona 1141,31 – 1139,90 non è riuscito a trattenere i prezzi.
Non sorprende che la coppia XAU/USD sia tornata sulla nuvola di Ichimoku sul grafico a 4 ore prima di trovare un po’ di supporto. Il mercato attualmente viene scambiato all’interno dell’area 1134,35 – 1132,25 che avevo menzionato ieri, perciò oggi farò attenzione ai movimenti di prezzo compresi fra questi due livelli. Se non riuscissimo a spingere i prezzi al di sopra del 1134,35, potremmo testare il supporto al 1127. Se questo venisse infranto, i ribassisti punteranno poi al 1123 e al 1119 (fondo della nuvola sul grafico a 4 ore).
D’altra parte, se i tori prenderanno le redini e abbatteranno la resistenza al 1134,35, potremmo vedere la coppia XAU/USD dirigersi verso la regione 1141,31 – 1139,90, punto di convergenza della nuvola giornaliera e della linea di Kijun-sen sul grafico a 4 ore (media mobile a ventisei giorni, linea verde). Solo una chiusura oltre il 1141,31 potrebbe aprire le porte al livello di resistenza 1147. Oltre quello, la resistenza successiva più solida si trova al 1154,62.