I prezzi dell’oro hanno chiuso la settimana in ribasso di circa l’1%, poiché l’aumento di domanda di Dollaro statunitense ha ridotto l’appetibilità del metallo prezioso come investimento alternativo. Venerdì la coppia XAU/USD ha toccato il livello più basso in due settimane dopo che il Dipartimento del Lavoro ha riportato un calo del tasso di disoccupazione al 5,1%, livello che la Federal Reserve considera come una condizione di piena occupazione, e il salario orario medio è salito dello 0,3%. La notizia della creazione dei posti di lavoro è stata decisamente deludente, ma le revisioni al rialzo che hanno aggiunto un totale di 44.000 posti di lavoro ai dati payroll degli scorsi due mesi, e il livello di occupazione full time, hanno compensato questa debolezza.
La Fed ha segnalato la possibilità di un rialzo dei tassi d’interesse per quest’anno, ma le preoccupazioni per il rallentamento della crescita cinese e la volatilità dei mercati finanziari globali rendono poco chiaro l’argomento per un aumento dei tassi per questo mese. La scorsa settimana il vicepresidente della Fed Stanley Fischer ha dichiarato: “Stiamo seguendo gli sviluppi dell’economia cinese e gli effetti attuali e potenziali sulle altre economie ancor più da vicino del solito”. Hanno meno di due settimane prima di dover prendere la decisione, così presteranno ancor più attenzione agli sviluppi del mercato globale. L’assenza di dati chiave dagli Stati Uniti per questa settimana sposteranno l’attenzione sui titoli azionari nei principali mercati.
Dalla scorsa settimana ho parlato della zona di resistenza che si estende fin su al livello 1151, ma i movimenti di questa settimana potrebbero essere dettati dai limiti della nuvola di Ichimoku (livelli 1147 e 1108). I grafici settimanale e a 4 ore al momento sono negativi, con il mercato che viene scambiato al di sotto delle nuvole di Ichimoku. Inoltre, su entrambi i grafici troviamo un allineamento negativo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde). Se la coppia XAU/USD non riuscisse a oltrepassare l’area 1127/5,50, il mercato potrebbe continuare a scendere e rivisitare il supporto al 1116. Al di sotto di quest’ultimo, il 1112 1109,70(1108) saranno I target successivi. D’altra parte, se i prezzi rompessero oltre il 1127/5,50, probabilmente procederemmo verso la barriera successiva nella zona 1135 – 1132,25. I tori dovranno spingere i prezzi oltre il 1135 per poter avere poi il carburante necessario a raggiungere il 1143,86 – 1141,31.