Martedì i prezzi dell’oro sono saliti leggermente ponendo fine a 4 giorni consecutivi di perdite, dopo che il calo del Dollaro ha portato ad una presa di profitti. Sembra che il metallo prezioso annasperà, mentre persiste l’incertezza per le previsioni di crescita della Cina e per i tassi d’interesse statunitensi. La relazione della scorsa settimana sull’occupazione non è riuscita a dare un segnale chiaro della tempistica del primo rialzo dei tassi d’interesse in circa una decade da parte della Fed.
Recentemente, i rialzisti hanno provato a trattenere il mercato al di sopra del livello 1116, ma, come ho detto ieri, dovranno fa attraversare alla coppia XAU/USD l’area 1127/5,50, così che possano guadagnare sufficiente trazione da raggiungere la regione 1135 – 1132,25. Se i prezzi chiudessero al di sopra delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei giorni, linea verde), potremmo procedere verso l’area 1143,86 – 1141,31, dove si trova la parte superiore della nuvola di Ichimoku.
D’altra parte, se finissimo il carburante durante un altro movimento verso la resistenza 1127/5,50, potremmo vedere la coppia XAU/USD tornare nuovamente al 1116. Una rottura al di sotto di quest’ultimo indicherebbe che i ribassisti non si arrenderanno prima di rivisitare la zona di supporto 1109,70 – 1108. Sotto di questa, il supporto chiave si trova al 1103. Dal momento che una chiusura al di sotto di questo livello porterebbe le prospettive tecniche del medio termine nella direzione del trend complessivo, cercherei ulteriore spazio nel lato ribassista, con il 1095 e il 1090 come target.