Venerdì i prezzi dell’oro sono saliti di 7,52$ l’oncia, in rialzo per la terza sessione di seguito e attestandosi a 1138,66$, poiché un calo del Dollaro ha ridotto la propensione al rischio ed aumentato le preoccupazioni per gli effetti del rallentamento economico cinese sulle economie globali, attirando nuovamente alcuni investitori nel mercato. La coppia XAU/USD inizialmente ha testato il supporto dei pressi del 1103, andando a toccare il livello più alto da 3 Agosto a quota 1141,70$ dopo che gli investitori hanno scommesso su un rialzo dei tassi per Dicembre, se non addirittura nel 2016, da parte della banca centrale statunitense.
“Alla luce delle elevate incertezze all’estero e il percorso leggermente più morbido che ci si aspettava per l’inflazione, la Committee ha ritenuto appropriato aspettare di avere ulteriori prove, inclusi miglioramenti nel mercato del lavoro, per spingerla a credere che l’inflazione salirà al 2% nel corso del medio periodo”, ha dichiarato la Yellen in una conferenza tenutasi dopo l’annuncio della Fed di lasciare i tassi invariato. La crescente percezione che la banca centrale non si muoverà prima di Dicembre potrebbe dare supporto all’oro nel breve per iodo, ma la sua propensione ribassista verso le materie prime potrebbe impedire ai prezzi di salire sensibilmente nel lungo periodo.
Parlando strettamente in base ai grafici, il trend nel complesso rimarrà ribassista fin quando il marcato verrà scambiato al di sotto delle nuvole settimanali di Ichimoku (da notare il trend discendente del lungo periodo che risiede nella stessa area). Tuttavia, se il mercato rimarrà al di sopra del livello 1116 e si ancorasse in qualche punto al di sopra delle nuvole giornaliere di Ichimoku, potremmo vedere la coppia XAU/USD testare il 1147 (un precedente supporto che ha portato un’inversione di prezzi un paio di volte sia nel 2014 che nel 2015), e il 1154,62. I tori dovranno rompere attraverso il livello 1154,62, dove risiede anche la linea settimanale di Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) per potersi poi dirigere verso l’area 1176,50 – 1165. D’altra parte, se non riuscisse a spingersi oltre il 1141,31, questo fallimento potrebbe pesare sul mercato e innescare una presa di profitti. In tal caso, la coppia XAU/USD testerà il livello 1132,25. Se gli orsi riusciranno ad eliminare questo supporto, i target successivi saranno il 1127 e il 1123.