I prezzi dell’oro hanno toccato il loro livello più alto dal 6 Giugno durante l’odierna sessione asiatica di trading, con gli investitori che hanno continuato a mettere in conto le prospettive sempre minori che la Federal Reserve aumenti i tassi d’interesse quest’anno.
Gli ultimi segnali di rallentamento nell’economia statunitense hanno alimentato le speculazioni secondo cui il rialzo potrebbe essere spostato a Dicembre se non addirittura Marzo, e apparentemente i tori stanno beneficiando di questa propensione. Anche i cauti commenti dei funzionari della Federal Reserve, che hanno atteso che si chiarificasse che i disordini all’estero non faranno vacillare l’economia americana, sono stati d’aiuto all’oro nelle ultime sessioni.
I prezzi sono inizialmente scesi martedì, riuscendo però poi a riprendere il proprio trend rialzista grazie al supporto nei pressi del livello 1152,70, per poi rompere attraverso la resistenza al 1165. Non sorprende che una chiusura la di sopra di questo livello abbia innescato ancor più acquisti, facendo salire il prezzo verso la successiva barriera al 1176,50, come previsto. L’area compresa fra i livelli 1176,50 e 1185 ha giocato un ruolo importante in passato, dunque ha senso aspettarsi una sorta di indietreggiamento.
Oltre il 1185 ci sono pochi altri livelli di significativa resistenza prima della nuvola settimanale. Ad ogni modo, se i tori catturassero il livello 1185, potremmo vedere i rialzisti intraprendere una corsa fino al 1192. Per quanto riguarda il lato ribassista, il supporto iniziale si trova nella regione 1167,50 – 1165. Se i rialzisti finissero il carburante e la coppia XAU/USD scendesse, sarebbe possibile vedere i prezzi testare i successivi supporti al 1158 e 1152,70. Una volta al di sotto di quest’ultimo, i ribassisti punteranno al 1146,40.