I prezzi dell’oro hanno chiuso il mese di Settembre in perdita di circa l’1,8%, ad approssimativamente 1115$ l’oncia, risentendo della pressione di un Dollaro forte e di una domanda debole. Il mercato ha aperto la settimana un po’ in perdita, ma con l’aiuto del supporto nei pressi del livello 1103$ il mercato è incorso un rally fin su all’area 1155$
Ad ogni modo, i tori si sono fatti da parte quando il rally iniziale è sfumato, a causa di una diminuzione della domanda. L’incertezza sulla tempistica del rialzo dei tassi d’interesse è rimasta, dopo il ritornello proposto nuovamente dalla Federal Reserve lo scorso mese a giustificazione della mancata messa in atto, nonostante sembri che gli sviluppi del mercato e quelli finanziari internazionali stiano dando agli investitori solo un’altra scusa per rimanere con il Dollaro.
È probabile che la relazione mensile del governo prevista domani stabilirà i toni per il Dollaro per il resto del mese. Se gli ultimi dati forniranno alla Fed ulteriori prove che l’economia è sufficientemente forte da gestire tassi d’interesse più alti, il volume di investimenti in oro potrebbe indebolirsi anche di più. Da una prospettiva a lungo termine, il trading al di sotto delle nuvole di Ichimoku sull’intervallo settimanale indica che la forte tendenza ribassista rimane. I rischi al ribasso rimangono, e rimarranno negativi fin quando il mercato non romperà al di fuori del canale discendente risalente a Luglio 2013, ancorandosi in qualche punto al di sopra della nuvola. Anche l’incapacità del mercato di mantenersi al di sopra della nuvola giornaliera di Ichimoku indebolisce il quadro tecnico.
Già al livello 1106 troviamo una convergenza del supporto orizzontale e di una linea di trend nel breve periodo (e appena al di sotto troviamo il supporto chiave al 1103). Scendere al di sotto del 1103 suggerirebbe che gli orsi si stanno preparando a sfidare il supporto al 1093. Se questo venisse infranto, la prossima fermata sarà il 1083. Penso che il supporto nei pressi del 1076 giocherà un ruolo cruciale in futuro, poiché una rottura potrebbe trascinare i prezzi al ribasso, verso il livello 1062,85. Ad ogni modo, è ancora possibile un oscillamento nel breve periodo a seconda della reazione del mercato ai dati in arrivo. Per quanto riguarda il lato rialzista, i tori dovranno spingersi attraverso l’area 1127 per poter guadagnare sufficiente slancio da poter attaccare la barriera successiva, che si estende fino al livello 1142. Una spinta sostenuta al di sopra del livello 1147 attrarrà nuovi acquirenti, e obbligherà a gli investitori short a coprire le loro posizioni. In tal caso, i tori potrebbero avere un’altra possibilità di muoversi verso la regione 1176,50 - 1165 .