Lunedì l’oro è salito, segnando il primo rialzo in nove sessione di trading, con il mercato che ha ripreso fiato dopo essere inciampato in un minimo su tre mesi, venerdì. La solidità del report della scorsa settimana sull’occupazione ha portato di nuovo a pronosticare che la Federal Reserve procederà con un aumento dei tassi il mese prossimo. La coppia XAU/USD veniva scambiata ad un massimo di 1095,67 Dollari l’oncia prima di scendere al livello 1093.
Da un punto di vista tecnico, scendere al di sotto delle nuvole di Ichimoku sui grafici settimanale e giornaliero suggerisce che l’orientamento generale rimane ancorato al ribasso. Sostanzialmente il trend generale è rialzista quando i prezzi si muovono al di sopra della nuvola, piatto quando si muovono al suo interno e ribassista quando vi si muovono al di sotto. Il ripido calo dell’oro e il fatto che sta lottando per allontanarsi dagli attuali minimi, riflette una pressione sostenuta.
Ad ogni modo, apparentemente il lato ribassista della barca sembra essere sovraffollato al momento, perciò i prezzi potrebbero tendere a consolidarsi (fra il livello 1105 al top e il 1082 sul fondo). Il livello di resistenza iniziale ora si trova al 1096, seguito dal 1100. Penso che una rottura al di sopra di questo livello darebbe ai tori il carburante extra di cui hanno bisogno per visitare il 1105. Una chiusura giornaliera al di sopra del 1105 aumenterebbe le possibilità di un tentativo di visitare l’area 1113/0. Per quanto riguarda il lato ribassista, gli orsi dovranno trascinare la coppia XAU/USD al di sotto della zona 1086/2 per poter aumentare la pressione. Se il supporto cedesse, sarebbe possibile vedere una continuazione ribassista fino al successivo supporto chiave nella regione 1076/4.