I prezzi dell’oro hanno toccato i 1078,33 Dollari l’oncia, perdendo circa l’1% nel corso della settimana. Il metallo ha infatti lottato contro un rafforzamento del Dollaro, guidato dalle crescenti possibilità di vedere un aumento dei tassi d’interesse il prossimo mese. Il mercato ha aperto al rialzo sulle preoccupazioni per i beni rifugio dopo gli orribili attacchi a Parigi, eppure l’avversione al rischio degli investitori è diminuita nel corso della prima giornata di trading, e la coppia XAU/USD ha finito col testare la linea di trend di supporto inferiore del canale discendente, che passa appena sopra il livello 1082,65. Con l’aiuto di questo supporto, il mercato è stato in grado di tornare alla resistenza al 1089/7, rafforzata dalla nuvola di Ichimoku a 4 ore.
Sembra che i funzionari della Fed siano determinati ad iniziare una fase di politica nuova, se i dati che riceveranno li giustificheranno. I verbali del meeting di Ottobre della Fed hanno mostrato che la maggior parte dei policy maker prevede che già dal prossimo meeting potrebbero esserci le condizioni per aumentare i tassi d’interesse, mentre un “numero” di partecipanti ritiene che un rinvio dell’aumento dei tassi potrebbe aumentare l’incertezza nei mercati finanziari. Ad ogni modo, questi sottolineano anche che il successivo percorso di aumenti potrebbe risultare eccezionalmente corto ma graduale, a significare che si prenderanno il loro tempo per aumentare ulteriormente i tassi.
I dati di venerdì della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno ridotto le loro posizioni lunghe nette sull’oro a 34.399 contratti (livello più basso toccato in 14 settimane) contro i 68.389 della settimana precedente.
Sapendo questo, penso che potremmo vedere il mercato rimanere in un intervallo compreso fra il 1105 e il 1062,85 nei giorni a venire. Se i prezzi dell’oro riusciranno a mantenersi al di sopra della regione 1076/4, dove risiede il fondo della nuvola oraria, c’è la possibilità che il mercato testi nuovamente la zona 1089/7. Una rottura al di sopra del 1089 suggerirebbe che i rialzisti punteranno al 1094, o addirittura il 1098. D’altra parte, se i ribassisti riusciranno a mantenere il controllo e ad abbattere il supporto al 1076/4, la coppia XAU/USD potrebbe testare i livelli 1066 e 1062,85/1,55. Una forte rottura al di sotto di quest’area critica potrebbe portare ad un calo verso il 1054.