I prezzi dell’oro sono scesi al loro livello più basso dal 2 Febbraio 2010, segnando la quarta perdita settimanale consecutiva; le preoccupazioni per un aumento dei tassi d’interesse dagli USA e la pressione alla vendita tecnica, sono rimasti. All’inizio della settimana la coppia XAU/USD inizialmente è salita, ma la resistenza al livello 1096 ha impedito al mercato di salire ancora, ed ha attratto short traders.
Il modello sui grafici suggerisce che non c’è un vero interesse del mercato nel possedere oro. Il metallo prezioso ha perso più dell’8% nelle ultime 4 settimane, ed è tornato nell’area critica 1076/4, dove il mercato ha trovato sufficiente supporto da invertire il trend a Luglio. L’area a ha prodotto solo un leggero rimbalzo finora, e dunque senza un segno forte potrebbe essere troppo presto per cercare il fondo. Dobbiamo scendervi al di sotto per poter continuare il trend ribassista. Se così fosse, la coppia XAU/USD potrebbe scendere fin giù al 1045. Nel suo percorso al ribasso, si potrà trovare supporto al 1062,85.
Tuttavia, non sorprenderebbe se i prezzi si ritrovassero in fase di stallo in vista dei dati sull’inflazione e dei verbali del meeting del mese scorso della Federal Reserve. Il dibattito sulla modifica della politica monetaria prima del previsto ha trovato sostegno negli ultimi dati governativi sull’occupazione, che hanno mostrato una forte performance del mercato del lavoro. Nel frattempo, tenete d’occhio i mercati azionari globali, che recentemente hanno sperimentato dei bruschi cali. Il ritorno dell’instabilità nei mercati azionari potrebbe aumentare il potenziale rialzista per l’oro. Se il supporto al 1076/4 reggesse, sarebbe probabile che la coppia XAU/USD si dirigerà poi verso il livello 1096. Oltre questa, ci sono degli ovvi livelli di resistenza al 1105/3 e al 1113, ma l’intera area è occupata dalla nuvola di Ichimoku a 4 ore, perciò una rottura potrebbe risultare più difficile del previsto.