I prezzi dell’oro sono scesi a toccare il loro livello più basso dal 2 Novembre 2009, segnando sei perdite consecutive in una settimana, con la forza del Dollaro che ha continuato a pesare sul sentimento degli investitori. Il mercato ha passato gran parte del mese sotto pressione alla vendita dopo che i prezzi hanno rotto al di sotto del triangolo ascendente originatosi a luglio, e chiuso al di sotto della nuvola giornaliera di Ichimoku. Questi sviluppi hanno portato la coppia XAU/USD a tentare di raggiungere i 1045$. Nonostante i prezzi si siano fermati a 1066$ (ed abbiano formato un triangolo durante il periodo di consolidamento), i ribassisti hanno finito col catturare l’area e testare il supporto al 1054.
Il brusco calo dei prezzi dimostra che gli operatori del mercato hanno interesse limitato nell’oro. Gli investitori sono comprensibilmente cauti, con il Dollaro che rimane ben supportato dalle aspettative che la Federal Reserve prima della fine dell’anno aumenterà i tassi d’interesse. I funzionari della Fed hanno enfatizzato che sarebbe appropriato iniziare a breve una nuova fase politica, se i dati e le previsioni giustificheranno tale mossa. I traders terranno d’occhio i dati economici dagli USA, in particolare i tanto anticipati Non-Farm Payroll di venerdì, per speculare sulla tempistica. Ad ogni modo, credo che la questione più importante sia: quanto aumento è già stato messo in conto per dicembre?
Non ci sono segni che il forte trend ribassista sia finito o stia per finire. La coppia XAU/USD si muove al di sotto delle nuvole di Ichimoku su tutti i grafici, e anche la Chikou-Span (prezzo di chiusura spostato indietro di 26 periodi) indica che ci sia ulteriore rischio al ribasso. D’altra parte, troviamo il mercato in condizioni di ipervenduto, sceso dal livello 1180 alla regione 1050 in appena sei settimane. Una risalita nel breve periodo appare tardiva, ma per avvalorare questa teoria i prezzi devono ancorarsi in qualche punto al di sopra del livello 1081,55, che coincide con il top della nuvola sull’intervallo a 4 ore. In tal caso potremmo anche vedere una nuova spinta al 1098/4 o anche al 1105/3. L’area compresa fra i livelli 1103 e 1127 attualmente è occupata dalle nuvole giornaliere, dunque è probabile che forniranno molta resistenza. Per quanto riguarda il lato ribassista, terrò d’occhio la regione 1045/2. Se il supporto venisse infranto, probabilmente procederemmo verso il 1025. Scendere al di sotto di quest’ultimo mi farebbe pensare che poi testeremmo il 1017 e il 1007.