Giovedì i prezzi sono scesi del 2% chiudendo ad un nuovo minimo su sei anni, con la forza del Dollaro che ha pesato sul mercato e ha allontanato gli investitori dal mercato. La coppia XAU/USD si è ritrovata sotto nuova pressione alla vendita da quando la banca centrale statunitense ha posto fine all’era dei tassi d’interesse a minimi record. Sul fronte dei dati economici, l’indice dei direttori degli acquisti di Chicago si è rivelato più debole del previsto, stampando un 49,4, ma un rapporto a parte rilasciato dal Dipartimento del Commercio ha mostrato che le richieste di sussidi di disoccupazione è scesa di 11.000 unità, a quota 271.000.
Anche l’incapacità del mercato di mantenersi al di sopra del livello 1066 sta dietro al declino di oggi. La coppia XAU/USD è scesa al livello 1058 dopo il cedimento del supporto al 1066. Non sorprende che una rottura al di sotto del 1054 abbia dunque attratto più venditori e abbia dunque esteso le perdite. È probabile che l’area sottostante 1046,25 – 1045 offrirà supporto, ma se oggi continuerà lo slancio ribassista e i prezzi rompessero al di sotto di quest’ultima, la prossima fermata sarà probabilmente il 1036. Una volta al d sotto di questo ci sarà ben poco da fare per rallentare la discesa di questa corsa prima di raggiungere il livello chiave di supporto nella zona 1025/17.
Ad ogni modo, se registrassimo un doppio fondo qui e la coppia XAU/USD si mantenesse al di sopra del 1054, potremmo vedere una spinta verso il 1058. Oltre questo, aspettatevi di vedere della resistenza al livello 1063, dove le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) coincidono con l’intervallo a 4 ore. I tori dovranno spingere i prezzi almeno al di sopra del 1081,55, e preferibilmente del 1087, per poter modificare il quadro tecnico del breve periodo.
