I prezzi hanno chiuso la sessione di lunedì in rialzo dello 0,07%, o di 7,50$, attestandosi a 1064,70 Dollari l’oncia. Gli investitori hanno messo al sicuro i profitti a causa della recente fase discendente che ha trascinato i prezzi dell'oro ad un minimo su sei anni. La price action di ieri suggerisce che gli investitori non vogliono assumersi rischi importanti prima del rilascio di dati chiave dagli Stati Uniti. I dati della scorsa settimana dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno ridotto le loro posizioni lunghe nette sull’oro dai 34.399 contratti della settimana precedente a 16.302.
La coppia XAU/USD ha continuato a salire durante la sessione asiatica, con i grafici del breve periodo che si sono rivelati rialzisti, ma come potete vedere le nuvole di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore stanno bloccando il percorso dei tori. Come ho detto anche nella mia analisi mensile, la reazione rialzista era tardiva, anche se l’orientamento generale è rimasto ancorato al lato ribassista. Da una prospettiva intra-day, il mercato deve rompere attraverso la resistenza della regione 1075,50 – 1072,50 (punto di convergenza del fondo della nuvola a 4 ore di Ichimoku e di una trend line ribassista nel breve periodo) per poter procedere al livello 1081,55.
Se il mercato riesce a risalire e a chiudere al di sopra di questo livello, potremmo vedere una continuazione rialzista verso il livello 1087. Per quanto riguarda il lato ribassista, il supporto iniziale si trova nella regione 1066/3. Se non verrà oltrepassata la summenzionata resistenza a 1075,50 – 1072,50, alla fine la coppia XAU/USD farà ritorno lì. Una rottura al di sotto del 1063 implicherebbe che stiamo per rivisitare il livello 1054. In base ai grafici, una volta che l’oro scenderà al di sotto del 1054, il successivo ovvio livello di resistenza è nei pressi del 1045/2.